Daniele Pradè, responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo Udinese-Empoli 3-2.

Quarta vittoria consecutiva in casa: lo stadio sta diventando, possiamo dire, un "fortino", come ci si auspicava.
"Oggi qui (all'intervista, ndr) è arrivato ciò che è rimasto di Daniele Pradè, non Daniele Pradè, perché la partita negli ultimi trenta minuti è stata incredibile. Si parte da situazioni tecniche di primissimo livello, una partita recuperata contro una squadra che gioca un grande calcio, come ha dimostrato nelle ultime gare. Si finisce sempre con quello che dicevo sempre ai nostri tifosi: noi siamo una squadra che sa soffrire, lottare e combattere; e oggi ne abbiamo dato dimostrazione. Ringrazio ancora una volta i tifosi perché questo è uno stadio che si sente con una tifoseria che si sente, con una grandissima cultura calcistica: siamo felici per loro, veramente tanto. Non è successo ancora niente comunque: ancora c'è da lottare e da battagliare, abbiamo adesso tre partite in pochi giorni, di cui due a Roma; giochiamo con la Roma sabato, poi mercoledì (con la Lazio, ndr) e poi c'è il Sassuolo".

Due ganci che avrebbero potuto abbattere il miglior pugile; invece l'Udinese è stata sempre sul pezzo per tutta la partita, anche in inferiorità numerica e anche dopo l'infortunio di Opoku.
"La squadra è stata sul pezzo, sì; ma lo ripeto, questa è una stagione stranissima, stagione che ci doveva dare delle soddisfazioni diverse. La squadra ha un tasso fisico impressionante, qualitativo molto buono. Gli infortuni ci hanno fortemente penalizzato. Oggi gli ultimi trenta minuti ti hanno dimostrato cosa può e sa dare questa squadra. Come tutti quanti, il gesto di De Paul è emblematico: il gol l'ha dedicato a Valon; perciò mi aggrego a lui perché la vittoria è dedicata sì ai tifosi, sì alla nostra proprietà, che ai calciatori e allo staff, ma oggi la vittoria è dedicata solo ed esclusivamente per Valon. Ho sentito dire che l'infortunio di Valon potrebbe mettere fine alla sua carriera, magari con un addio all'Udinese: non sarà così, perché Gino Pozzo giovedì l'ha chiamato, ci ha parlato e il nostro sarà un rapporto che continuerà perché Valon è un pilastro di questa squadra, un pilastro di questa società".

L'Udinese dovrà andare a Roma ancora col coltello tra i denti.
"Incontreremo una Roma ancora in salute dopo la partita di ieri sera, dove ha fatto un'ottima gara e ha portato a casa una vittoria, dove lotta per la Champions League. Con due squadre in lotta per la Champions League saranno due partite difficilissime e, come ho già detto, non abbiamo fatto nulla".

Sezione: Focus / Data: Dom 07 aprile 2019 alle 17:50 / Fonte: Udinews TV
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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