Pradè: "Mi prendo il risultato: tanto rammarico, ma abbiamo svolto un grande lavoro a livello psicologico. Nuytinck ci è mancato, Hallfredsson un guerriero"

Daniele Pradè, responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo Udinese-Inter 0-0.

Qualche dubbio sugli episodi arbitrali, che arrivano comunque nel contesto di un'ottima prestazione dell'Udinese.
"Io mi prendo il risultato, mi prendo la prestazione, mi prendo il fatto che dovevamo fare risultato anche a Bergamo... La squadra è in netta crescita, questo mi fa ben sperare; hai giocato contro la squadra che stasera ha fatto diciassette gare senza prendere gol: è la squadra che ha il miglior possesso palla di tutto quanto il campionato, è una squadra fatta di campioni; e noi abbiamo tenuto botta, sì soffrendo, ma neanche poi così tanto. Una squadra (l'Udinese, ndr) che adesso c'è fisicamente, una squadra che riparte e può far male in qualsiasi momento: voglio prendermi questo. C'è tanto rammarico perché siamo in questa situazione a tre giornate dalla fine; è veramente un rammarico grande, pensando anche ai tanti infortuni e assenze: incredibile quest'annata, così strana... Parto comunque dalla positività di una squadra forte".

Che iniezione di fiducia rappresenta questo pareggio con l'Inter in questo momento della stagione?
"Sono sincero: della squadra, dopo la partita a Bergamo, ho avuto paura che ne risentisse a livello psicologico perché dentro lo spogliatoio ho sentito una grandissima amarezza: faccio i complimenti al mister. Diciamo che anche noi siamo una società attentissima, che non molla niente, che sta attenta a ogni piccolo dettaglio: Gino Pozzo è bravissimo, la famiglia Pozzo... Su qualche cosa voglio prendermi il merito, ma lo staff... Sono stati dei grandi giorni per come abbiamo lavorato a livello psicologico".

Focus su due giocatori: il rientrante Nuytinck e Hallfredsson, al ritorno.
"Su Bram posso dire che ci è mancato tantissimo, anche se il suo supporto morale, umano e psicologico, è sempre stato con noi. Per quanto riguarda Hallfredsson, l'ho soprannominato "Il mio Guerriero": guerriero, perché difficilmente trovi dei ragazzi con una disponibilità del genere, trovi dei ragazzi così propositivi".