"Guidolin non è nella mia testa. Lo stimo tanto, è un allenatore di grandissimo livello, però non è quello a cui penso" con queste parole dette del direttore tecnico bianconero Daniele Pradè si chiude definitivamente ogni possibilità di rivedere Francesco Guidolin sulla panchina dell'Udinese. Ci avevamo sperato, avevamo pregato, lo avevamo invocato, nulla da fare, Guido non torna e forse non tornerà mai più.

Meglio così? Meglio non rovinare quanto di straordinario fatto in passato? Non lo so, se fosse stato per me lo avrei rivoluto lì in panchina subito. Perché? Perché a questa Udinese serve un maestro, una guida. Nessuno se non lui può risollevare le sorti di questa squadra. Lo avrei rivoluto già lo scorso anno, quando davvero fu ad un passo dal tornare ma poi si virò sull'opizione low cost, Igor Tudor. 

Questa volta davvero mi aspettavo che qualcuno in società, non Pradè ma qualcuno ancora più in alto, prendesse la macchina e si dirigesse a Castelfranco con il capo cosparso di cenere. Mi aspettavo frasi del genere: "Mister ci scusi per com'è andata a finire la scorsa volta, abbiamo sbagliato. Ora abbiamo bisogno di lei, che ne dice di tornare?"

E lui avrebbe accettato, avrebbe fatto le valige e sarebbe ritornato di corsa nella sua Udine. Perché Guidolin ama questa città, ama il Friuli e i friulani, ama l'Udinese e per lei vuole solo il meglio.  Nulla, ripartiremo da un'altra scommessa, come da cinque anni a questa parte. Ormai poco importa il nome, il canovaccio lo conosciamo a memoria.

Il progetto, era questa l'unica richiesta di Guidolin. Non giocatori, non nuovi membri dello staff, solo un progetto concreto e futuribile. Credetemi, non sarebbe stata una questione economica perché Checco, come piace chiamarlo ai tifosi, avrebbe accettato qualsiasi cifra pur di aiutare la sua squadra. 

Io e Lorenzo Petiziol lo abbiamo cercato tante volte in questi mesi, cercato, per quelli che erano i nostri mezzi, di convincerlo, facendo leva sul legame incredibile con questa terra e con i suoi tifosi. Lui sarebbe tornato, ce l'ha detto. Ma nessuno lo ha chiamato.

 

Sezione: Focus / Data: Mar 13 novembre 2018 alle 07:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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