L’Udinese fa sul serio per Fernando Llorente. Nelle ultime ore si è fatto sotto anche l'Atheltic Bilbao che vorrebbe riportare a casa dopo otto anni l’attaccante ai margini del progetto tecnico del Napoli, ma Udine, ad oggi, è un’ipotesi concreta per lo spagnolo.

Ma cosa può dare il “gigante di Pamplona”, così era chiamato ai tempi dell’Athletic, alla squadra friulana?

Sicuramente non è una punta dinamica e di movimento, così come non eccelle dal punto di vista tecnico ma i punti di forza di Llorente sono senza dubbio il gioco aereo e l’intelligenza calcistica poiché è abile nei colpi di testa, nel muoversi nel modo giusto per fornire sponde e appoggi che valorizzano l’inserimento dei compagni e andrebbe anche ad aumentare ulteriormente la fisicità della squadra di mister Gotti. 

Inoltre è un profilo di caratura internazionale che porterebbe sicuramente una certa mentalità all’interno della squadra dato che il suo curriculum parla chiaro: due campionati italiani con la Juventus, due finali di Champions League con le maglie di Juventus e Tottenham, campione del mondo nel 2010 ed europeo nel 2012 con la nazionale spagnola.

Per queste ragioni è un giocatore che può ancora dire la sua in una piazza come Udine nonostante la carta d’identità indichi che, tra poco più di un mese, le primavere saranno 36.

La nota dolente è che, nonostante si sia sempre allenato e nell’ultimo periodo Gattuso gli abbia concesso qualche manciata di minuti in alcune partite, complice la difficile situazione degli attaccanti in casa Napoli causa infortuni, Llorente avrebbe bisogno di alcuni giorni per ritrovare una buona forma fisica e soprattutto per avere i novanta minuti nelle gambe. In questa stagione l’attaccante basco ha totalizzato solamente tre presenze in serie A, frutto di tre spezzoni di gara per un totale di 49 minuti. Anche ieri sera, nella finale di Supercoppa italiana, è stato lanciato nella mischia degli ultimi minuti per provare a sfruttare le sue doti nel gioco aereo. Appare evidente dunque che qualche giorno gli vada concesso per “registrarsi” dal punto di vista fisico sperando che poi sappia fare quello che gli riesce meglio, ovvero goal. Perchè in carriera “l’uomo dagli occhi di ghiaccio”, altro soprannome che si porta dietro dai tempi dell’Atletic Bilbao, di gol ne ha fatti tanti e speriamo non si smentisca qualora dovesse arrivare in maglia bianconera.

Sezione: Focus / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 09:38
Autore: Alberto Artico
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