A breve, salvo clamorose sorprese, che in questo momento in realtà di clamoroso avrebbero ben poco vista la rapidissima evoluzione degli scenari, il campionato italiano sarà sospeso fino a nuovo ordine. Questo quello che trapela dall'ultima riunione del CONI e dalle dichiarazioni del ministro Spadafora: "Ho appreso con piacere l’esito dell’incontro svoltosi oggi al Foro Italico con il presidente del CONI, Giovanni Malagò e i presidenti delle Federazioni degli Sport di squadra. Ringrazio tutti per la serietà, la collaborazione e la presa di coscienza della gravità della situazione. Sono già al lavoro per la stesura del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia sportiva, che spero possa essere firmato già nella giornata di domani".

Dando quindi per scontato che la stagione 2019/2020 subirà un brusco stop, che probabilmente è giusto vista la situazione epidemologica nel quale però non ci possiamo addentrare per ovvia mancanza di competenze, c'è da capire se si tratterà di semplice sospensione o se invece i campionati verranno proprio annullati. La cancellazione infatti è molto complessa, perchè, tralasciando il discorso promozioni e retrocessioni, ci sono i piazzamenti europei da definire e lì non c'è solo la FIGC o il CONI a decidere, ma entra in gioco anche la UEFA, che sta capendo un po' alla volta la gravità della situazione. Infatti nel momento in cui non ci fossero risultati sportivi definitivi, l'Italia non potrebbe mandare squadre alle coppe, o almeno non basandosi su una classifica che non ci sarà. Le decisioni d'ufficio sembrano molto improbabili. Prepariamoci dunque a tante altre riunioni, per capire come si potrebbe procedere in questo senso.

Una soluzione potrebbe essere un recupero lampo, ovvero, nel caso in cui la situazione dovesse migliorare nei tempi sperati, andare a comprimere le giornate di recupero in mezzo alle altre partite, giocando così una volta ogni tre giorni. Ovviamente ci dovrebbe essere l'annullamento delle coppe europee, questo sforzo permetterebbe di ripartire dalla prossima stagione in modo sensato e senza ulteriore caos. Chiaro che sia molto complicata una soluzione del genere, con squadre che subirebbero vantaggi e svantaggi non dettati dalla loro programmazione. Purtroppo però in un'emergenza del genere tutti ci andremo a perdere, l'impegno sta nel cercare di limitare i danni il più possibile.

Sezione: Focus / Data: Lun 09 marzo 2020 alle 21:12
Autore: Davide Marchiol
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