Il ritorno di Nuytinck coincide con la prima rete inviolata

È stata una partita decisamente diversa dalle altre quella che l'Udinese ha giocato a Sassuolo. La squadra propositiva e sempre alla caccia dell'azione offensiva ha lasciato spazio a una decisamente più accorta, ferma sulle proprie posizioni e meno vogliosa di sbilanciarsi in avanti. Il risultato chiaramente è stato l'assenza di tiri in porta, ma bisogna anche ammettere che è arrivato il primo pareggio in campionato, senza subire gol, quindi anche prima sfida a rete inviolata. Non è una cosa da mettere in secondo piano, perchè la retroguardia nelle prime 6 partite aveva veramente fatto troppa acqua e c'era estremo bisogno anche di tornare a fare punti.

Le novità principali sono state due. La prima è che i tre centrocampisti sono decisamente rimasti più ancorati nella propria trequarti, con Pereyra sempre fisso ad aiutare Arslan e con De Paul solito tuttocampista. L'altra è il ritorno di Nuytinck. Sarà un caso, ma con l'olandese di nuovo in campo la difesa è stata molto più attenta e sul pezzo. Ovviamente la maggior copertura ha inciso, ma Becao e Samir si sono mossi in modo molto più efficiace per 90' per coprire gli spazi. Il numero 50 ha fatto un paio di chiusure con una sicurezza che non sembrava esserci nelle prime uscite. Lo stesso Bram è parso già in forma per tornare a occupare il ruolo di titolare.

Non c'era bisogno forse di un'ulteriore conferma dell'importanza di Nuytinck nel guidare la difesa, ma se invece ce ne fosse stato bisogno è arrivata puntuale. Grande attenzione, diagonali precise e posizioni sempre giuste, il miglioramento è stato evidente. Ora però c'è bisogno del passo successivo. Bisognerà ovviamente essere più propositivi nelle prossime partite per segnare e vedremo come risponderà la retroguardia con una copertura minore da parte del centrocampo. Chissà, magari vedremo il 4-3-3 con Bram a guidare le operazioni dietro, potrebbe essere quello il passetto mancato per poter riportare un tridente a Udine.