Riecco Duvan Zapata. Il colombiano è tornato a graffiare dopo le delusioni di inizio stagioni. Le prime gare avevano consegnato un giocatore lontano parente di quello ammirato a tratti a Napoli e nello scorso campionato ad Udine. Le partite contro Spezia, Roma, Empoli e Milan hanno portato ad una crescita lenta ma continua della condizione dell’attaccante classe 1991. Paradossalmente Duvan si è distinto maggiormente in fase difensiva, con recuperi importanti ed un pressing ordinato sul portatore di palla. In avanti, meglio come assistman o esterno. Feeling con il gol? Scarso. Insomma, sembrava un giocatore distante dal proprio ruolo, privo del colpo da KO proprio del bomber d’area.

La concorrenza interna di Stipe Perica lo ha aiutato a ritrovarsi. Nelle ultime gare, Zapata è rimasto attento ed ordinato anche in fase difensiva, ma stavolta è stato più cinico sotto porta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Due reti fatte in altrettanti match, quelli contro Chievo Verona e Fiorentina. Marcature spesso pesanti e determinanti. E, soprattutto, gol arrivati con freddezza, con una media realizzativa in base alle occasioni avute piuttosto elevata. In poco tempo, il colombiano è passato dall’essere un oggetto quasi estraneo al gioco di Iachini ad un perno offensivo quasi indispensabile.

Il mutamento è stato evidente  e probabilmente è dovuto alla fine di un blocco psicologico del giocatore, oltre che da una condizione fisica ancora approssimativa. Forse l’attaccante ha compreso che se vuole tornare a Napoli per giocarsi il posto da titolare (come da lui stesso ribadito in più occasioni) serve un rendimento altamente elevato. Inoltre a 25 anni la carriera di un atleta inizia a definirsi con maggiore precisione. Non ci si può più nascondere dietro all’etichetta di giovane promessa, bisogna iniziare a fare la differenza. In questi anni, Udine si è costruita l’immagine di piazza tranquilla attraverso brillanti risultati da parte di società, squadra e tifoseria, ma non per questo richiede meno impegno e dedizione di un club con ambizioni da scudetto. Duvan ha recepito benissimo questo messaggio. Ora l’obiettivo principale è conquistarsi l’Udinese, portandola verso la salvezza. Poi si vedrà. Lo sguardo deve essere comunque rivolto al futuro più immediato, con l’impegno del Mapei Stadium contro il Sassuolo. E, giusto per ricordarlo, nello scorso campionato fu proprio Zapata a siglare il gol del vantaggio iniziale dei bianconeri a Reggio Emilia, prima del pari di Politano. Vuoi che anche domenica si ripeta?
 

Sezione: Focus / Data: Ven 23 settembre 2016 alle 10:30
Autore: Federico Mariani
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