Cosenza-Pordenone. È sul pesantissimo campo di Cosenza che i ramarri interrompono la loro serie di vittorie consecutive con un pareggio a reti inviolate, risultato giusto ma che non rende però minimamente giustizia alla ricchezza di azioni che hanno caratterizzato la gara. Il Pordenone è infatti stato capace di dominare il campo, soprattutto dopo l’espulsione di Corsi, ma stavolta è mancato quel qualcosa in più che nelle scorse gare aveva portato ai tre punti. In particolare è la troppa leggerezza e imprecisione in attacco, unite alla gran compattezza difensiva del team calabrese e alle spettacolari parate del man of the match Falcone, che impediscono ai neroverdi, per quanto mai domi, di sbloccare la partita anche con l’uomo in più. Ci mette del suo anche il direttore di gara, che nei primi minuti non sembra aver granché in mano la partita: prima annulla un gol regolare a Butic, poi concede un rigore generoso a Diaw, il quale si accorge però di non essere infallibile e manca l’appuntamento con la settima partita consecutiva a segno.

È l’attaccante croato il migliore in campo. Oltre al gol, che per lui sarebbe stato il primo in stagione, fa un gran lavoro per la squadra e si rende pericoloso più volte, tornando a impegnare Falcone negli ultimi minuti. Il mister oggi l’ha preferito a Musiolik per sostituire Ciurria e lui ha ampiamente ripagato la sua fiducia, dimostrando di essere un’ottima alternativa in caso di assenze là davanti. Anche il polacco, che gioca gli ultimi minuti, disputa una buona partita e va vicino al gol così come l’altro subentrato Mallamo, entrambi sbattono però contro Falcone o non hanno la grinta sufficiente per mettere dentro. Male invece Calò, che su tre tiri non centra mai lo specchio e rimedia anche un’ammonizione. Prestazione incolore sulla trequarti per Zammarini, sperimentato in un ruolo non suo e quindi rimesso a centrocampo da Tesser. La difesa si comporta bene ma passa un brutto quarto d’ora nel miglior momento del Cosenza, che attorno al 60’ di gara spinge sull’acceleratore e fa male in ripartenza con Baez e Carretta, su Bittante deve intervenire un super Perisan. Alla fine tra i quattro dietro solo Falasco conclude la gara senza cartellini.

Niente quater dunque, rimane però il quarto risultato utile di fila e la quarta partita senza subire gol. Alla prossima, prima di ritorno, i ramarri sono chiamati allo scontro diretto contro il Lecce con le assenze pesanti di Berra, oggi espulso, e Camporese. Sarà una sfida non certo semplice, a tratti decisiva per consolidarsi nella fascia playoff e capire se il Pordenone è ancora quello che ne ha vinte tre di fila o ha solo passato un periodo migliore del solito.

Sezione: Focus / Data: Dom 24 gennaio 2021 alle 08:00
Autore: Alessandro Poli
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