Veniamo dalla sconfitta più umiliante dell'era Pozzo e in casa bianconera non è scattata alcuna contestazione di rito da parte della tifoseria, solo uno striscione "Vergognatevi" appeso fuori dallo stadio, e le solite proteste social. Niente di che insomma, andando ad immaginare cosa sarebbe accaduto in altre piazze dopo una sconfitta di tali dimensioni.

Questo il punto di partenza per spiegare quanto l'Udinese, sia società che squadra, possa ritenersi fortunata ad avere una tifoseria simile, che a fine partita, dopo aver subito un'umiliazione non indifferente, ha continuato a cantare imperterrita inneggiando i propri colori e onorando la maglia, cosa che ormai da tanti anni viene fatta più sugli spalti che in campo. 

Nessuno, sia chiaro, vuole celebrare il funerale dell'Udinese, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa dopo una sconfitta simile, non eravamo fenomeni dopo il Torino e non siamo da Serie B adesso, ma la vergogna provata dai supporters friulani non può essere accantonata, perché batoste simili non vengono cancellate con poco, rimangono indelebili negli occhi e nella testa di tutti i tifosi e non solo. Gli sfottò provenienti da quasi tutta Italia che ora i bianconeri devono subire e portare a casa sono la più pessima delle ricompense dopo che questi stessi amanti della maglia bianconera hanno infranto il record di abbonati, riempono, domenica dopo domenica, lo stadio, e soprattutto continuano a tifare senza limiti la squadra.

Permettetemi di sottolineare, come grave mancanza, il mancato saluto e le mancate scuse della squadra nei confronti del quasi gremito settore ospiti al termine della partita. Qualche saluto timido, dal centrocampo, ma nessuno tra giocatori e allenatore ha avuto il coraggio, l'onore e il merito di andare sotto lo spicchio bianconero a chiedere scusa mettendoci la faccia. In altri tempi i vari Di Natale, Pinzi e Domizzi avrebbero portato con sè tutti i compagni sotto la tifoseria.

Fortuna vuole che l'Udinese sarà subito chiamata al riscatto, domani sera al Friuli arriverà la Roma e, neanche a dirlo, lo stadio sarà ancora una volta quasi pieno. I proclami e le scuse pubbliche sono arrivate tramite il direttore Marino e il capitano Kevin Lasagna, i quali hanno chiesto l'appoggio della gente. Non ce n'è bisogno, anche domani sera i tifosi faranno la loro parte, come sempre. Questa volta però, dopo la più grande figuraccia degli ultimi 20 anni, pretenderanno di vedere undici leoni in cerca di rivalsa, per cancellare la pagina più brutta della storia recente di questa gloriosa maglia. 

Sezione: Focus / Data: Mar 29 ottobre 2019 alle 14:00
Autore: Stefano Fabbro
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