Era nell’aria, da quando due giorni fa scambiammo qualche parola con Davide Micalich, a margine della presentazione del play Penna: ‘macché Smith, ho trovato un tiratore in Ungheria: se mi dice sì...’

E ha detto sì, Travis Simpson, sposando la causa biancanera, come Penna preferendo Udine a qualche piazza professionistica da Eurolega.

Ennesima firma figlia dello scouting A.P.U., che di recente sul mercato internazionale ne ha sbagliati pochi: dopo il flop-Delegal (che pagò la desuetudine alla vita da atleta più che modeste capacità tecniche) arrivò Tyler Laser. Fu tagliato prima ancora della firma (Udine salvò un visto che dedicò alla stella Allan Ray), ma nella stagione appena trascorsa in Romania è entrato nel quintetto ideale del campionato, come miglior playmaker. E Stan Okoye? Pescato a spasso dopo che Trapani lo aveva rilasciato, disputò un sontuoso campionato a Udine, per poi tornare a Varese in A1 (senza nemmeno intavolare una trattativa per il rinnovo coi bianconeri) dov’è risultato di gran lunga l’MVP della formazione biancorossa. Oggi è a Las Vegas, invitato dai Denver Nuggets per la Summer League.

Rain Veideman? Arrivò in tempo per condurre Udine ad un fantastico rush finale nella passata stagione. Quest’anno ha pagato la mancanza di riposo estivo e qualche defaillance fisica di troppo.

TeeJay Price sarebbe stato un giocatore ideale nello scacchiere di Lino Lardo, ma problemi familiari lo distolsero dal basket: entrato già all’epoca in orbita-Reyer, oggi è nel roster dei Lakeland Magic.

Dove l’anno passato giocava Troy Caupain: il ragazzo della Virginia si è presentato colmo di autostima, confermata da un finale di stagione bellissimo (la tripla dall’angolo al PalaRubini rimarrà scolpita nella memoria di tutti) e due positivi turni di playoff. Oggi ha un contratto semi-granted con gli Orlando Magic fino al 30.11, ci auguriamo che Weltman e Martins gli tolgano quel ‘semi’ dal contratto e lo confermino... Che occasione sarebbe per lui giocare con il firmando Isaiah Thomas!

E Kyndall Dykes? Pedina fondamentale della storia A.P.U. più recente: leadership, punti, fisicità, energia ed un feeling con il pubblico trovato al volo. Pare abbia sparato alto per il rinnovo, anche se ufficialmente gli è stato preferito Cortese. Gli auguriamo di trovare una piazza che lo ami come Udine, se lo merita. E francamente non dubito che avrà un gran mercato.

Quest’anno Micalich, Cavina ed il team hanno firmato un usato sicuro come Mar’Shawn Powell, reduce da una sontuosa stagione a Montegranaro; ed al numero due ecco a voi Trevis Simpson.

Ventisettenne della Georgia, high school davanti a casa (Douglas), diventa poi uno Spartan a North Carolina, dove rinuncia all’anno da senior (ed alla laurea) per tentare da subito la carriera professionistica.

Assistito da Daniel Curtin di 3Eyesports (che tra gli altri cura i diritti di Lawal e Vince Edwards, ancora in orbita Rockets) non è riuscito ad entrare, nel 2013, nei draft NBA; ha perciò ripiegato verso l’Europa, dove inizialmente ha pagato la giovane età a Rodi (pochi punti con i Kolossou), passando poi a Creta (buona stagione), in Finlandia (top-5-players della lega finnica), a Tolone e persino nelle Filippine, dove ha giocato poche gare l’anno passato.

Micalich lo ha scovato in Ungheria,nell’Alba Fehérvár di coach Dzunić, storica franchigia magiara.

Una signora squadra: giocando assieme al centro Chris Horton (già Grand Rapids, team di G-League dei Pistons) ed al mio personalissimo preferito Sir’Dominic Pointer (quattro gare, dodici di media dopo una stagione deludente in Libano), alla guardia Kasey Hill (ex Gators) e ad un paio di buoni magiari, Simpson è risultato il secondo miglior marcatore della formazione: in Europa ha giocato 13 gare, 28’ di media con 12.1 punti segnati, frutto di un 38% da due, un 34% da tre e un balsamico (per noi) 97% dalla lunetta. Trevis JaMar ha anche smazzato due assist, preso quattro rimbalzi, perse 0.9 palle e recuperate 1.2 a gara per un plus/minus di quasi 5. Meglio ancora in campionato, dove ha superato il 40% dal campo e sfiorato il 90% dalla lunetta.

In Coppa Europa è stato fatto fuori dalla Juventus Utena (Lituana) per differenza canestri agli ottavi di finale, nella competizione vinta dalla Reyer su Avellino.

Lo conosciamo, dunque? No. Ma ci fidiamo dello scouting GSA che ricorda così tanto da vicino quello vincente dell’Udinese di qualche stagione fa.

La formazione prende dunque forma: Spanghero/Penna in play; Simpson e Pinton guardie tiratrici; Cortese e (dicono?) Stefan Nikolic ala piccola; Mar’Shawn Powell e mister X come post; Ciccio e Chris sotto le plance.

Onestamente una formazione competitiva. Molto competitiva. Parafrasando Micalich, ‘sarà una grande GSA che ci farà divertire, come da richiesta del Pres!’.

E io non posso che essere d’accordo.

 

Sezione: Focus / Data: Gio 05 luglio 2018 alle 09:47
Autore: Franco Canciani
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