>La partita contro il Napoli ha lasciato una certezza: col doppio mediano di interdizione (Behrami e Mandragora) sul piano della costruzione questa squadra latita, e se coprirsi contro grandi squadre può avere una sua logica, in una sfida da vincere come quella di Marassi serve anche un pizzico di qualità e fantasia in più, ed ecco che quindi l'investitura su Antonin Barak è quasi inevitabile per cercare di far arrivare più palloni puliti ad un sempre più isolato Kevin Lasagna. 
L'estro del solo De Paul non basta più, l'Udinese ha un netto bisogno di una fonte di gioco alternativa e Barak partendo dal centrodestra rappresenta la soluzione ideale, quasi incomprensibile è stato il suo accantonamento in questa prima parte di campionato, l'alibi degli acciacchi fisici regge fino a un certo punto, perchè ad esempio a Bologna c'era e non è stato utilizzato per nemmeno un minuto, con la Juve sacrificato a fare l'esterno che nelle sue corde proprio non è ed infine con il Napoli è entrato a gara già quasi compromessa. 
Finalmente quindi dopo un inizio travagliato adesso tocca al ceco, il posto da titolare adesso torna ad essere suo, e ci mancherebbe altro dopo i sette gol della passata stagione, in cui insieme a Kevin forse fu l'unico a salvarsi, ad Antonin spetta quindi il compito di accendere la luce assieme al Diez, ad accomodarsi in panchina dovrebbe essere Behrami, per un centrocampo di gioventù completato da Fofana e Mandragora, entrambi recuperati e a disposizione per la partita della svolta, che se non dovesse arrivare comporterebbe un serio inizio di tremarella sulla panchina di Don Julio. 

Sezione: Focus / Data: Sab 27 ottobre 2018 alle 15:00
Autore: Stefano Fabbro
vedi letture
Print