Ri-eccoti qua, Apu. Apu Old Wild West, stagione 2020 e, si spera, 2021, pronta per ricominciare. Certo, c’è stata la Supercoppa ad anticiparci, al modo dei “prossimamente” che si vedono al cinema, qualche prima occhiata al roster bianconero. Alti e bassi, com’era pronosticabile, nel percorso dell’Apu nell’edizione del Centenario, con un girone superato in maniera impeccabile e una sconfitta con Forlì che ha mostrato il più classico dei problemi di una squadra a inizio stagione, un calo di tensione, fatale, nel finale di gara. Al netto di quel finale di gara, tuttavia, la squadra di Boniciolli ha potuto riprendere a lavorare con diversi segnali positivi, in vista dell’esordio in campionato che, per molti, avrà un sapore particolare. La prima sensazione, quella più diffusa, è quella legata ad un nuovo inizio, “Una nuova speranza”, se questo fosse un film di Star Wars. Fantascienza, magari fosse solo quello. Invece, l’Apu, come tutto il movimento cestistico italiano, ha dovuto confrontarsi con uno stop, una brusca interruzione dei campionati (Udine era attesa da Orzinuovi) e il lunghissimo braccio di ferro dell’intera nazione contro un nemico invisibile, altro che fantascienza. Poi, uno spiraglio, la ripresa degli allenamenti, un lento ritorno alla normalità. Amichevoli, Supercoppa ed eccola qui, la nuova speranza che l’inizio del campionato di A2 rappresenta, la speranza di ritrovare la familiarità perduta con il basket. Palazzetti pieni non ce ne saranno, grosso problema per le casse della società e per i cuori di giocatori e addetti ai lavori, ai quali mancherà il sostegno dei tifosi. Il primo passo, però, è (quasi) fatto. Domani si comincia per davvero, con Mantova-Udine, un classico di questi anni.

E dire che il primo match di A2 della nuova stagione arriva in un momento cupo per la nostra Regione, costretta a confrontarsi con dei record che non possono far piacere a nessuno, quelli dei contagi e dei morti. Non è, non avrebbe potuto esserlo in alcun modo, un inizio semplice quello dell’Apu e non solo per i motivi legati al valore degli avversari. Avversari, quelli di domani, tuttavia già incontrati e superati alla prima di Supercoppa. Si tratta di Mantova, degli Stings allenati da Di Paolantonio, di Bonacini, Cortese, Ghersetti, volti noti, pronti a mettere i bastoni tra le ruote alla banda bianconera. Sul loro parquet, Udine inaugurerà la sua A2, con l’obiettivo di ripetere quanto fatto lo scorso 11 ottobre ma anche con la consapevolezza che la partita di domani avrà decisamente altro valore e altro spartito. La squadra di Boniciolli dovrà farsi trovar pronta, sfida mica facile se poi si mette il naso fuori dal PalaCarnera e si “annusa” l’aria che tira intorno.

La speranza di assistere a una bella partita di basket, tutto sommato, è e rimane una speranza piacevole. Lo sport, in questo senso, può essere un ottimo strumento per alleviare, in misura discreta ovviamente, sofferenze e difficoltà del momento. Veder riprendere le operazioni dell’intera A2, in tal senso, può far addirittura tirare mezzo sorriso anche al tifoso meno ottimista. In effetti siamo proprio qui, pronti a riprendere, noi, voi, loro, una stagione di basket con un’altra speranza, quella di non rivederla troncata a metà come successo appena qualche mese fa. Ci vorrà forza e determinazione, molta di più di quanta ne serva in tempi normali, anche per i giocatori, gli allenatori e i membri dello staff delle squadre di A2. Per una volta possiamo anche permetterci di dire che tifiamo non solo per Udine ma, un poco, anche per tutte le altre compagini. Tifiamo, affinché questa stagione possa trascorrere dall’inizio alla fine, senza troppi intoppi e senza indesiderati colpi di scena. Da quaggiù facciamo, un poco, il tifo per tutti. Poi, certo, rimane l’Apu, a caccia di grandi risultati nella stagione più incerta di sempre.

Sezione: Focus / Data: Sab 21 novembre 2020 alle 17:34
Autore: Francesco Paissan
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