La Pallacanestro Forlì 2015 sembra ritornare ciclicamente sulla strada dell’Apu, fin da quelle Final four di Montecatini, da dove la nuova storia bianconera in A2 è incominciata. Da allora Udine e Forlì si sono incontrate ben sei volte, cinque in campionato e una in amichevole. I romagnoli riuscirono a vincere la gara di ritorno della stagione 2016/2017, perdendo tutte le altre partite fino a quella giocata in questa stagione nel girone di andata, quando Marini e Giachetti segnarono 43 punti in associazione e contribuirono all’88-82 finale. Questo risultato è il solo che va tenuto a mente per la partita di domenica perché non solo la squadra di Martelossi dovrà prendersi i due punti in palio ma anche tentare di annullare lo scarto di sei punti che Forlì impose all’andata. Strappare questo doppio vantaggio alla squadra allenata da coach Marcelo Nicola, subentrato a Giorgio Valli dopo la sconfitta contro l’Assigeco Piacenza di due giornate fa, consentirebbe all’Apu di ipotecare quel quinto posto al quale la squadra è aggrappata con le unghie.

Forlì arriverà al Carnera con lo stesso record dell’Apu nelle ultime cinque gare (due vittorie e tre sconfitte) confezionato dopo aver perso in casa contro Treviso nell’ultima giornata, un inciampo che era certamente più prevedibile rispetto al clamoroso k.o. subito dall’Apu a Ferrara. L’unica medicina per evitare rimpianti è vincere contro la banda di Nicola, comunque attrezzata e pronta a far male. Gli italiani Marini e Giachetti, ottimi realizzatore il primo, miglior assistman della squadra il secondo, furono decisivi nella gara di andata. A loro di è aggiunto di recente l’italo-americano Diliegro, un centro che sembra essersi già integrato e che sta già scrivendo buoni numeri nei fondamentali specifici del ruolo, particolarmente a rimbalzo. Temibili, come se fosse necessario ribadirlo, i due americani, Kenny Lawson e Melvin Johnson, entrambi realizzatori da più di 15 punti a partita. Lawson è anche uno dei migliori rimbalzisti della lega, il quinto a voler essere esatti. Forlì è una squadra dalle notevoli capacità offensive e i numeri lo dimostrano, c’è però una tendenza preoccupante che sta segnando le ultime prove dei romagnoli, più in particolare le ultime tre gare. I forlivesi hanno subito più di 80 punti nelle ultime tre partite, mostrando alcune incertezze che, soprattutto contro Piacenza e Treviso, ne hanno compromesso il risultato finale.

Forlì sarà di certo una squadra che costringerà Udine a doversi difendere con attenzione, sia guardando alle capacità del reparto lunghi, sia guardando a quelle dei tiratori biancorossi. Sarà però fondamentale trovare ritmo in attacco, utilizzando le stesse armi. Se Powell e Pellegrino dimostreranno una volta ancora di essere i giocatori più in forma del momento allora sotto i tabelloni ci sarà da divertirsi. Se Pinton sarà ‘elettroshock’ come a Ferrara sarà l’uomo in più di questa Apu. Andranno però ritrovati i due play, poco produttivi nell’ultima uscita, e Trevis Simpson che può e deve essere la luce di questa squadra. C’è urgenza che questo accada perché il cammino dell’Apu ai playoff passerà anche dalla gara di questa domenica.

Sezione: Focus / Data: Gio 28 marzo 2019 alle 17:35
Autore: Francesco Paissan
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