In questi mesi, in ottica traghettatore, si è fatto il nome anche di Gigi De Canio. Per lui sarebbe la terza avventura in bianconero, il Messaggero Veneto lo ha intervistato proprio per parlare con lui della situazione allenatore: "Se l'Udinese mi chiamasse senza alcuna remora verrei a parlare con la proprietà. Se Gino Pozzo ha deciso di lasciare Gotti come primo allenatore vuol dire che c'è fiducia reciproca, non lo vedo come un problema. Si tratta di capire se il diretto interessato vuole e ed è in grado di reggere la pressione del nuovo ruolo, questo lo sanno solo i diretti interessati, incluso Pierpaolo Marino che vive tutti i giorni la realtà della squadra.

Il concetto generale di un allenatore che può offrire il meglio di sé quando è sicuro di fare quello che vuole è vero, l'Udinese però può vantare una società molto competente, se è stata presa la decisione di aspettare dietro c'è sicuramente una logica. Detto questo, non c'è bisogno che lo dica io che sarebbe meglio affidarsi a un tecnico che sia convinto di fare l'allenatore, anche se solo fino a giugno. La sconfitta con la Samp? Un peccato, perchè l'Udinese era passata in vantaggio e stava giocando una partita solida, come quando c'era Tudor, anzi, io differenze particolari non ne vedo. Lasagna? È molto forte, lo volevo già nel 2016, semplicemente non è ancora convinto delle sue capacità".

Sezione: Focus / Data: Gio 28 novembre 2019 alle 15:02
Autore: Davide Marchiol
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