Cremonese-Pordenone. L’effetto Domizzi dura troppo poco: già alla seconda i neroverdi tornano a perdere e soffrire. Si è visto certamente un Pordenone più voglioso e attento, ma ciò non è bastato per aver ragione di una Cremonese capace di ribaltare il gol iniziale di Zammarini con le reti di Vitale e, nella ripresa, dell’ex Strizzolo. Ai grigiorossi erano in realtà bastati pochi secondi per far capire che non sarebbe stata una partita facile, ma il Pordenone aveva subito preso le misure segnando alla prima occasione utile e mantenendo il controllo della gara per una buona mezz’ora. Non arrivando però il raddoppio, come troppe volte è successo in questa stagione, la difesa neroverde sbaglia e concede il pareggio, poi nel secondo tempo l’equilibrio si spezza e i padroni di casa si fanno valere trovando il vantaggio e cercando più volte, ma senza successo, di allungare sfruttando il contraccolpo psicologico del Pordenone. I ramarri, seppur con rinnovata grinta, non riescono invece quasi mai a essere nuovamente pericolosi se non con qualche azione personale, e alla fine sono costretti a cedere.

L’unica nota veramente positiva del match è il terzo centro per Zammarini, che si conferma molto utile in attacco: a lui simbolicamente va il premio di migliore in campo, per la gran prestazione disputata finché è rimasto in campo. Bene anche Calò, pericoloso su calcio piazzato e autore di una partita di sostanza, discutibile la sostituzione con un Mallamo che sapeva di carta della disperazione. Non bene Musiolik, che non riesce mai ad aver ragione della linea difensiva grigiorossa e all’ultimo minuto si divora il pareggio, ma soprattutto non bene la linea difensiva, troppo spesso distratta: Falasco dopo pochi secondi si perde Gaetano, che segna in fuorigioco, mentre i due gol regolari sono propiziati da errori di Berra e Barison. Da questo punto di vista il ritorno di Camporese sarà sicuramente importante.

Questa sconfitta ha ovviamente un tono diverso dalle disfatte di Chievo, Monza e Brescia, ma i limiti tecnici della formazione neroverde rimangono evidenti, sin da inizio stagione: poca pericolosità, incapacità di raddoppiare una volta trovato il vantaggio, tenuta difensiva molto bassa e, dopo gennaio, mancanza di un chiaro riferimento in attacco. Dunque, anche con un allenatore diverso, poco cambia: primo k.o. per Domizzi e ramarri pericolosamente sull’orlo dei playout. La prossima sfida sarà ancora uno scontro diretto, contro il Frosinone, e sarà forse l’ultima spiaggia per questo Pordenone, che se non vincesse comincerebbe a trovarsi in una situazione molto scomoda.

Sezione: Focus / Data: Dom 11 aprile 2021 alle 08:00
Autore: Alessandro Poli
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