Buon compleanno Udinese!
Com’è avere 120 anni e non sentirli? Ti sforzi sempre di apparire giovane ma non puoi negare di essere un’ultracentenaria sprint, un’eterna nonnina che accoglie fra le sue braccia figli e i nipoti di ogni dove. Per quanti anni passino, per quante delusioni la vita ti riservi o tu sbagli (si, perché anche tu spesso lo fai), continui ad essere amata e venerata dalla tua grande famiglia. Una vera famiglia allargata, di friulani e non, che ti vede sempre come un punto di riferimento e un approdo sicuro. Si sa com’è, cuore di nonna non mente mai. Buon compleanno vecchietta zebrata, che esporti l’effige bianconera dei Savorgnan in giro per il globo, grazie ad un pallone che rotola sull’erba e gonfia la rete. Buon compleanno orgoglio e amore di tutti noi, uomini e donne, vecchi e bambini, angeli che ti guardano dal cielo. Tanti auguri da parte di chi ti sostiene sempre, dedicandoti la sua vita da mortale ed immortale. Sei la vecchietta di tutti, di chi sa perdonare i tuoi tradimenti e comprendere i tuoi sbalzi d’umore, di chi soffre e piange insieme a te e si emoziona come un bambino per i traguardi che raggiungi.

Cara Udinese, ricordati sempre che sei una bandiera: hai il magico potere di riunire tutti sotto un’unica causa, un’unica ragione e stile di vita. Sventoli fiera nel cielo del Friuli e nel cuore di chi questa terra se la porta dentro, a tanti chilometri di distanza. Lo fai ogni giorno, al di là dei successi e degli insuccessi. Sei una figura leggendaria che si tramanda di generazione in generazione, dalle mani tremolanti di un nonno agli occhi pieni di stupore di un nipote. Sei la protagonista di mille viaggi e domeniche passate insieme, di discussioni infinite fra gruppi di amici, dispute al bar o di conversazioni in famiglia alle ore più disparate. A volte fai anche il Cupido: unisci vite e fai sbocciare nuovi amori, rinsaldi e crei amicizie, dai l’opportunità di fare conoscenze piacevoli ed inaspettate. Accompagni, aihmè, anche nell’ultima fase che porta alla vita ultraterrena.

Sei e resterai, senza ombra di dubbio, un collante che unisce: elimini le differenze per qualche ora, non tenendo conto di chi hai di fronte. Tutti sono tuoi figli o nipoti, dall’onesto operaio al manager di successo, dalla casalinga allo studente, dal bambino che sogna un giorno di rappresentarti all’anziano signore che con te ha passato mille avventure. Eccoti la tua famiglia, pronta a difenderti da chi osa insultarti o prendersi beffa di te ma che all’occorrenza, per il tuo bene, ti tira le orecchie se prendi una via poco consona al tuo essere. Sai, cara Udinese, a volte commetti l’errore di dimenticarti che sei specchio del tuo seguito, fatto di gente umile e tremendamente fiera, che ti porta ogni giorno con sé.  Al lavoro, in pausa caffè, o a casa, appena un attimo lo consente, tutti vogliono avere notizie di te. Sei richiestissimima, come le più grandi stelle che calcano il tappeto rosso. Sei indispensabile come l’aria che si respira. Sei bella come un tramonto che lascia senza fiato. Sei musica, note e cori che si librano nell’aria e che risuonano ogni domenica nella tua casa. Sei preziosa, una miniera di risparmi di una vita che ti vengono offerti in dono. Sei la madre terra, quella terra simbolica che tu hai il privilegio di rappresentare.
Tanti auguri Udinese. Tanti auguri da chi ti porta nel cuore, sempre e comunque. Tanti auguri da tutti noi, che anche oggi saremo al tuo fianco per ricordarti ciò che sei. Semplicemente nostra. 120 anni di te. 120 anni di noi. 

 

Sezione: Focus / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 16:00
Autore: Arianna Forabosco
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