Il “Cigno di Colloredo” è ritornato a a casa sua, 10 anni dopo avere spiccato il volo in giro per l’Italia. Michele Antonutti ritrova Udine, Udine ritrova un giocatore fortissimo. Un matrimonio che s'aveva da fare, ora insieme c'è tanta voglia di stupire.

"Ci stavamo cercando tutti e due. Quest'estate non ho voluto ascoltare le sirene della Serie A nonostante per me sarebbe stata un bella sfida tornarci a giocare. Con Udine c'era un filo conduttore che, seppure si fosse assottigliato negli anni, non si è mai spezzato. Era venuto il momento giusto per ritrovarsi. Udine è sempre rimasta dentro di me, qui c'ho giocato e sono stato il più giovane capitano. C'era qualcosa dentro di me che mi legava a questi colori. Sono emozionatissimo, tornare qui, rivivere la mia città è qualcosa di assolutamente speciale. Giocare per la squadra della propria città è una grande fortuna, molti giocatori non ne hanno la possibilità, per questo mi ritengo molto fortunato".

C'era stata la possibilità di un ritorno già gli anni scorsi?

"Ci sono state tante voci ma mai reali. Avevamo avuto diverse chiacchierate, d'altronde con Micalich c'è un rapporto che va ben oltre la pallacanestro, ma non c'era mai stato nulla di concreto. Quest'anno c'è stata veramente l'occasione e infatti ci siamo subito ritrovati. L'amore è scattato subito".

Cosa pensi di dare in più a questa squadra da friulano?

"Udine non ti chiede di fare 25 punti per partita, di fare spettacolo ma di onorare sempre la maglia. Per i tifosi friulani il lavoro e il sacrificio sono importantissimi, questo vuol dire non mollare mai, fare una corsa in più per recuperare un pallone, mai puntare il dito ma tendere la mano ai compagni. Credo che questo sia il valore aggiunto".

Come vedi il gruppo e dove potete arrivare?

"Quando ho vinto qualcosa in carriera non era stati fatti proclami, perché questi ti portano via energie, ti fanno rincorrere sempre. Mi piace pensare sempre step by step. Ora pensiamo a costruire il gruppo e ad inserire gli ultimi arrivati. In Supercoppa capiremo a che punto siamo. Sarà poi importante vedere come supereremo i momenti più complicati".

Che messaggio ti senti di mandare ai tuoi tifosi?

"Grazie a tutti quelli che hanno avuto fiducia, sottoscrivendo l'abbonamento, in questo gruppo. Credono in noi, cercheremo di onorare sempre la maglia e di rendere il pubblico del Carnera orgoglioso dell'Apu. Ora tocca a noi".

Sezione: Focus / Data: Mer 28 agosto 2019 alle 23:07
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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