Ci sono numeri che raccontano un momento meglio di qualsiasi parola. 6068 giorni, 16 anni, 7 mesi e 10 giorni: è il tempo trascorso dall’ultima vittoria di una squadra udinese in Serie A. Un’attesa lunghissima, fatta di sogni, risalite e sacrifici, che ieri sera al PalaSerradimigni di Sassari si è finalmente interrotta. L’Apu Old Wild West Udine di coach Adriano Vertemati ha conquistato la sua prima vittoria nella massima serie, imponendosi 70-88 sulla Dinamo in una serata che resterà scolpita nella storia del club e del basket friulano.

Un successo meritato, costruito con lucidità e maturità, frutto del lavoro di un gruppo che – dopo le prime quattro giornate sfortunate e condite da buone prestazioni non premiate dal risultato – ha trovato la propria identità. L’Apu ha giocato da squadra vera, difendendo forte, muovendo la palla in attacco e mostrando finalmente quella solidità che coach Vertemati chiedeva da tempo.

L’eroe della serata è stato Eimantas Bendzius, autentico dominatore sul parquet che per anni era stato casa sua. Il lituano ha chiuso con 25 punti, mandando a segno triple pesantissime e guidando i compagni con una prestazione da fuoriclasse assoluto, fatta non solo di punti ma anche di leadership, sacrificio e concentrazione. A dargli manforte ci hanno pensato Mirza Alibegovic, preciso nei momenti chiave, e un Christian Mekowulu, solidissimo sotto canestro. Da segnalare anche la regia pulita di Anthony Hickey, la grinta di Iris Ikangi e il contributo difensivo di tutto il gruppo, elementi che hanno fatto la differenza.

Udine ha imposto il proprio ritmo sin dalla palla a due, volando subito avanti e controllando la gara con maturità. Dopo il rientro parziale di Sassari nel secondo quarto, la squadra friulana ha cambiato marcia nel terzo periodo, quando Bendzius ha piazzato la serie di triple che ha spaccato definitivamente la partita. Da lì in poi, solo gestione e consapevolezza: un successo limpido, costruito con testa e cuore.

È una vittoria che va oltre il punteggio. È la conferma di un progetto che cresce, di una società che ha saputo costruire passo dopo passo questo traguardo. Il presidente Alessandro Pedone e tutto il club possono finalmente brindare alla prima gioia in Serie A, un risultato che premia anni di lavoro, ambizione e fiducia nel percorso intrapreso.

E ora? Ora si guarda avanti, con entusiasmo ma anche con la concretezza che ha sempre contraddistinto questa società. Perché la stagione non si ferma: venerdì arriva al Carnera la Reyer Venezia, e appena due giorni dopo, domenica, i bianconeri torneranno in campo per un’altra sfida delicata in trasferta contro Cantù.

Ma intanto, Udine può godersi un momento storico. La prima vittoria è arrivata, ed è arrivata nel modo migliore: da squadra, con orgoglio e identità. Giocando così, l’Apu può davvero dire la sua in questo campionato e continuare a inseguire l’obiettivo più importante: la salvezza, da conquistare con il cuore e il carattere che questa squadra ha finalmente mostrato in tutta la sua forza.

Sezione: Focus / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 07:10
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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