Ai nostri microfoni è intervenuto l'ex difensore di Udinese e Juventus Raffaele Ametrano per commentare la sconfitta con la Roma e più in generale la situazione in casa bianconera.

Inevitabile, visto il passato da difensore, parlare dell'errore di Samir: “Probabilmente in quell’azione è stato distratto ed è un suo limite, perché è un ottimo giocatore ma non è la prima volta che gli succede, in quella zona devi essere molto attento, soprattutto contro giocatori che con un colpo possono vanificare tutto il tuo lavoro. L’Udinese in questo momento è in salute, sta bene e sa stare in campo, però in Serie A un errore così lo paghi carissimo. C’è stato anche un errore di comunicazione, perché in difesa ci si parla molto, ma dal linguaggio del corpo dei giocatori lì capisci che ognuno ha ragionato a modo suo ed è un peccato perché l’Udinese ha dimostrato ancora una volta di essere in salute”.

Ha fatto molto discutere la formazione scelta da Allegri per affrontare la SPAL: “È un po’ la fortuna del calendario, è sempre stato così purtroppo, mancano sei giornate e ci sono quelle tre quattro squadre che hanno la posizione già definita e possono avere la testa altrove. Il calcio ora è cambiato sotto tanti punti di vista, mediaticamente c’è tanto di più e si enfatizza un po’ troppo tutto, il calendario diventa fondamentale, se becchi le big in un certo periodo puoi effettivamente avvantaggiato perché ci sono tante situazioni intorno. In certe partite può effettivamente essere più utile un Kean dal primo minuto rispetto a un titolare che può essere distratto. L’Ajax nella partita prima del Real Madrid ha permesso alla squadra di rimandare la partita, questa soluzione potrebbe risolvere il problema, ma questo la Lega lo permetterebbe? Non lo sappiamo”.

La lotta salvezza: “Quello che mi lascia tranquillo è che l’Udinese le partite importanti in casa non le sta steccando, ha battuto Chievo, Bologna, Genoa ed Empoli, quindi quando deve battere una rivale lo fa ed è un ottimo segnale”.

Rapido commento su quanto successo con Kessie e Bakayoko: “Penso sia stato un gesto in risposta a quanto detto da Acerbi in settimana, non sono molto social quindi non so di preciso cosa si siano detti, penso che l’episodio si possa restringere alle semplici prese in giro”.

Tra pochi giorni il recupero con la Lazio: “Sarà una partita aperta e difficile, però penso che l’obiettivo principale sia la partita di Pasqua col Sassuolo dove puoi veramente dare lo strappo decisivo alla lotta salvezza, tenendo sempre comunque conto di quanto farà l’Empoli nelle prossime partite”.

Pochi giorni per recuperare: “Dipenderà molto da come sono usciti dalla partita di Roma, un giocatore a questi livelli secondo me può giocare sia mercoledì che domenica, il punto è se c’è qualche acciacco o fastidio, allora sì bisogna fare dei ragionamenti. Nessuno vuole perdere la partita, chiaro però che quando hai due partite se devi fare una scelta opti per la più importante che è quella con il Sassuolo”.

Il ruolo dell'allenatore nel calcio moderno: “Sicuramente conta l’atteggiamento e questo lo trasferisce l’allenatore, che a questi livelli dev’essere un grande gestore di gruppo. Se vado io ad allenare l’Udinese cosa spiego ai difensori? Fare una diagonale? Quello su un foglio lo sanno fare tutti, conta saper portare i ragazzi dalla tua parte, creare un sogno, saper comunicare e creare empatia coi ragazzi, prendo per esempio Lippi che era molto bravo a trasmetterti i suoi valori, ancora di più di Zaccheroni che anche mi ha allenato ed era molto bravo. Adesso ci sono 20 caratteri diversi con 20 nazionalità diverse, non è per niente semplice fare gruppo, anche se all’Udinese ora c’è un bel gruppo”.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 15 aprile 2019 alle 20:12
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print