L'Udinese vince contro il Novara e passa il turno di Coppa Italia. Vitoria netta, per 3 a 1 che però non nasconde i problemi di rosa e tattici della squadra bianconera, ma fa intravedere il lavoro di un buon allenatore.

Tempo fa avevo scritto, dopo la sconfitta con la Spal, che Colantuono doveva continuare per la sua strada, su una preparazione atletica che consenta di arrivare con della birra a primavera. Così è stato: il lavoro di scarico di questa ultima settimana ha permesso di intravedere la velocità di determinati giocatori. Ma dopo il primo tempo c'è stato un ovvio e comprensibile calo. Ed è qua che viene l'allenatore attento: fuori Guilherme, autore di una buona prestazione ma un po' farfallona dal punto di vista tattico, e dentro Iturra poco bravo con i piedi ma molto più attento a mantenere la posizione in interdizione.

I lati positivi non hanno dei cognomi ma un nome: SQUADRA! Finalmente, dopo anni, si rivede l'Udinese giocare a massimo due tocchi in velocità, niente a confronto con il gioco lento dell'anno scorso. Pochi passaggi in orizzontale, sempre in diagonale o in verticale. Buone aperture sulle fasce (alcune pregevoli di Guilherme nel primo tempo) e cambi fascia fraseggiati in velocità. Poi ovvio, quando una squadra ben messa in campo ha un certo Totò Di Natale, ecco che tutto diventa più semplice. Se il giocatore partenopeo ha giocato una partita di assoluto valore però, lo si deve al fatto che finalmente la squadra ha giocato assieme secondo movimenti corali, disposizioni tattiche precise. Benissimo Adnan, un iracheno che non bisogna assolutamente farsi scappare. Bene Fernandes ed Edenilson.

Però ci sono ancora lati negativi che i tre gol fatti non riescono a nascondere: prima di tutto la fase difensiva, in secondo luogo il ruolo del regista. La difesa traballa in quanto le veloci ripartenze sulle fasce la espongono a un generale allungamento della squadra (sarà decisiva la forma fisica, se si vuole giocare con un 352) e Guilherme nel primo tempo aiutava poco la fase passiva. Meglio Iturre nel secondo tempo. Questo si ricollega al 352 ed il regista. Guidolin metteva Pinzi a protezione di Isla e Asamoah a protezione di Armero. Fernandes non può essere sacrificato, visto che le cose migliori le fa davanti, Badu ha la corsa ma non il senso tattico per capire determinate situazioni. Come fare? Forse il regista dovrebbe giocare leggermente arretrato dietro alle mezzali, in modo da lasciare queste “giocare” la palla e determinare il quarto uomo in fase difensiva (Pinzi sarebbe perfetto se il fisico regge, ma occorre anche velocità). Ma poi servirebbero due mezzali con i piedi buoni: Fernandes sì e a destra? Guilherme? Dopo la partita di stasera fa strano la facilità con cui si è privati di un giocatore come Verre, che sa fare bene entrambe le fasi. Dà conforto invece un Iturra bravo a difendere, ma ancora incompleto in impostazione.

Va da sé, però, che i lati positivi della serata superano quelli negativi. Quando l'Udinese affronterà la Juventus non sarà la stessa osa di ieri sera: Novara è vicina a Torino, ma ad anni luce a livello calcistico. A Torino probabilmente (non si sa mai, la palla è rotonda) la fase difensiva deciderà la partita, a meno che non si improvvisi una difesa a quattro, ma il proseguo del campionato potrebbe dare soddisfazioni ai tifosi bianconeri. Quindi, anche in caso di sonora scoppola da parte dei bianconeri piemontesi, non ci si fasci la testa anzitempo. Finalmente c'è un gioco e un allenatore che durante la settimana lavora per attuarlo alla domenica.

Buon campionato a tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 agosto 2015 alle 10:00
Autore: Giacomo Treppo
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