Perdiamo con lo stesso risultato di Torino, ma sono due partite totalmente diverse. Di costante, oltre allo score finale, c'è solo la qualità dell'arbitraggio. Oggi quelli della Roma hanno fatto la caccia all'uomo contro De Paul che ha subito si e no il doppio dei falli che gli hanno fischiato a favore. Ma si sa, alle grandi squadre (per bilancio e peso politico) vengono perdonati peccati che ad altri (Jankto, tanto per citarne uno) vengono imputati.

L'Udinese oggi è stata grande. Certo, c'è stato qualche errore ma Oddo ha curato quei particolari che ci avevano fatto perdere a Torino su errori di disposizione e formazione. L'Udinese del primo tempo era magnifica, quadrata, corta quando serve e con un atteggiamento tattico e morale mirabile. Su tutti bisogna parlare di Danilo, autore di una partita alla Baresi e De Paul, che da solo ha tenuto in piedi la squadra fino a pochi minuti dalla fine quando è stato spostato a destra e complice anche la stanchezza ha dovuto ammainare la bandiera.

Ma un po' tutti sono stati encomiabili: Samir per l'abnegazione, Ali Adnan per l'impegno e le diagonali, Fofana per la corsa e la fase difensiva. Di sicuro paghiamo uno stato di forma non esaltante, come contro il Torino, che ci vede soccombere a livello di fiato negli ultimi quindici o venti minuti di partita. Ma l'Udinese di oggi non ha vinto più per la bravura di portiere avversario che per demeriti propri.

Anche sui calci piazzati, i nostri si disponevano ottimamente, seguendo e controllando i dirimpettai giallorossi. Il gioco davanti era fatto sempre a uno due tocchi. Ma purtroppo noi avevamo infortunato Lasagna, loro avevano Under. Noi in panchina abbiamo (con tutto il rispetto possibile) Balic, loro Perotti. La differenza sta tutto qua, non sta altrove, che ai punti i bianconeri hanno meritato come e forse anche di più della Roma.

E un bravo va dato ad Oddo per aver corretto gli errori (pacchiani a mio modo di vedere) di Torino ed aver anche cambiato, ma senza snaturarlo, il gioco della squadra. Il baricentro era più basso, certo, però Perica giocava sempre sull'ultimo uomo, si spostava dal centro per trovare spazio ed era pronto al contropiede. E' un gioco che però solo De Paul ha fatto fruttare con dei lanci veloci ed immediati. Da quel punto di vista devono crescere sia Fofana che Barak, autori di una buonissima partita, ma che a volte non hanno sfruttato la dote migliore del compagno ed attaccante croato. Da Perica non ci si può aspettare che giochi bene nello stretto o nell'uno contro uno, va invece lanciato negli spazi. Diversamente da Lasagna ha meno cattiveria ed ha perso un po' di egoismo, dopo essere stato lasciato in naftalina per così tanto tempo era prevedibile; ma uscito lui è venuto a mancare la fonte primaria di pressione sulla difesa romanista. Starà ad Oddo far lavorare i suoi, in settimana, sui lanci immediati contro squadre come la Roma che giocano con la linea di difesa alta. Lì è l'unico cruccio, non abbiamo sfruttato un tipo di disposizione che pareva fatto apposta per agevolare la natura del nostro attacco.

Più di tutto, però, purtroppo loro in porta hanno Alisson che ha mostrato di essere fra i migliori al mondo nelle uscite, ed ecco qua il segreto dei pochissimi gol presi dalla Roma fino a questo punto del campionato. Viste le uscite sui piedi di Perica non so se Lasagna avrebbe potuto fare di più...

La scorsa settimana avevo scritto che potevamo uscire da trittico di partite di febbraio con le ossa rotte a livello di risultati, ma che sarebbe stato importante uscirne con altrettanto certezze sulla bontà e la forza della nostra squadra. L'infortunio di Lasagna ha certamente complicato le cose, ma i nostri stanno mostrando una grinta e un atteggiamento veramente encomiabili.

Oggi no, non me la sento proprio di recriminare su errori. Certo, Bizarri ha chiuso la partita con due o tre minuti di anticipo con un passaggio a Fofana che non doveva fare, ma abbiamo lottato e siamo stati in campo per novanta minuti al pari di una squadra che probabilmente andrà in Champions League. Abbiamo fermato Dzeko, abbiamo tamponato Under per tutta la partita e il gol che ha segnato il turco è di quelli (mi ricordo Suso) contro i quali non puoi fare niente.

L'Udinese ha finalmente un'anima, bella, combattiva. Deve solo continuare nella cura dei dettagli. I mancati passaggi a Perica sempre sull'ultimo uomo, quando poteva andare in contropiede, sanno più da mancanza di fiducia nel compagno (e quindi poco senso di squadra) che di limiti dei centrocampisti nel giocare a testa alta (anzi...). I bianconeri devono approfittare di queste partite per mettere ossa e muscoli nel senso di squadra, per crescere. Manca ancora poco e ne vedremo delle belle. Avessimo giocato con questa attenzione a Torino, non c'era arbitro o VAR che ci poteva negare la vittoria.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 febbraio 2018 alle 17:27
Autore: Giacomo Treppo
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