Via Benatia e forse Danilo. Dentro la solita rosa di giocatori sconosciuti ai più, ma non importa. L'Udinese versione 2013/2014 ha alle spalle una struttura talmente solida tale da far stare tranquilli i suoi tifosi. Il lavoro di Francesco Guidolin, alle prese ogni anno con il compito di inserire i nuovi innesti nel suo contesto di gioco, lascia ben sperare. Certo, centrare di nuovo l'Europa non sarà facile, ma non dubitiamo sul fatto che i bianconeri si faranno valere nella massima serie per l'ennesima volta.

Ben altro discorso è l'Europa League. Sì perchè al di fuori dei propri confini il calcio italiano sta dimostrando in questi anni tutti i suoi limiti. Mancanza di risorse, forse di idee, sicuramente di regole che possano favorire la crescita del movimento. In questo marasma si inserisce anche l'Udinese, che si presenterà sul palcoscenico europeo con il ruolo di out-sider. Chiedere agli uomini di Guidolin un ulteriore salto di qualità sul palcoscenico europeo è, onestamente, troppo. Conoscendo le ambizioni del presidente Pozzo, non permetterà che i suoi si riducano al ruolo di 'comparsa', ma d'altronde i risultati dei club italiani fuori dalle proprie mura parlano chiaro. Non resta che rimboccarsi le maniche per sperare in una lenta risalita.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 16 giugno 2013 alle 09:30
Autore: Mirko Fusi
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