L'Udinese risorge da un autunno grigio costellato da prestazioni scialbe e arido di risultati positivi. Risorge sorprendentemente proprio dove nessuno si sarebbe mai aspettato, ovvero nel cosidetto "Ciclo terribile", un terzetto di partite da brividi che la vedeva affrontare squadre del calibro della Fiorentina, della Juventus e del Napoli, squadre lanciatissime verso la vetta e perdipiù, viola a parte, nella loro tana.

Giunge spontaneo domandarsi dove sia la chiave di volta di un simile cambiamento, infatti ricordiamo che la squadra bianconera riuscì a perdere contro avversari non trascendentali (vedasi la ancora molto incostante Inter e le non certo fenomenali Atalanta e Catania) in modo piuttosto lugubre dando segnali non certo positivi: pochissimo atletismo, scarsissime idee e prossochè nulla per quanto riguarda la concentrazione. Risultati prevedibili (raramente difatti la compagine friulana è riuscita a cogliere risultati importanti senza una qualità di gioco importante), sconfitte in serie e crisi nera.

Poi la svolta, quando molti erano pronti a celebrare il "De profundis" per i ragazzi allenati da Guidolin, accade l'inaspettato, il gruppo riesce a ritrovarsi..ora i giocatori appaiono in forma,in grado di correre per tutti i novanta minuti e lottare fino alla fine di ogni partita, il gioco, seppur ancora non spumeggiante, migliora notevolmente (anche grazie ad alcuni accorgimenti tattici, al posizionamento in cabina di regia di Lazzari  e alla piacevole scoperta di un ragazza portoghese dal promettente futuro..Bruno Fernandes), ancora un pò carente la concentrazione (alcuni dei gol subiti erano quasi certamente evitabili)..ma per il momento qualunque sostenitore bianconero può ritenersi soddisfatto.

Un pizzico di rammarico può rimanere per le occasioni gettate, sia con la Fiorentina di Montella (dove la vittoria fu legittimata  in maniera netta dal punto di vista del gioco ma risicata nel risultato) sia con la Juventus (dove pesano gli errori di capitan Di Natale) sia nell'ultimo match in terra campana (quando un alchimia costituita da un non certo celerissimo Maicosuel e da un arbitro parecchio distratto hanno impedito di raccogliere una vittoria che avrebbe avuto un peso morale notevole), ma in questo momento per l'Udinese anche un punto in una partita di questa difficoltà è autentico oro colato.

Ora avanti così: è fondamentale non specchiarsi troppo nelle buone prestazioni, perchè i pericoli sono sempre dietro l'angolo e la classifica è ancora piuttosto deficitaria nonchè pericolosa; al Friuli domenica giungerà un Torino , in ottima forma e desideroso di raccogliere punti per continuare a scalare la classifica, che è sempre una squadra arcigna e ostica. Serviranno grinta e tanta voglia di vincere dal momento che sarebbero tre punti fondamentali per la volata salvezza..e poi chissà, ma ora l'obiettivo principale deve essere quello. Per il match di questo week-end i bianconeri recupereranno il proprio capitano Di Natale (anche se perderanno per squalifica Maurizio Domizzi) e chissà che non possa essere proprio lui, recentemente leggermente contestato, a far riassaporare il piacevole sapore dei tre punti ai tifosi friulani. 

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 dicembre 2013 alle 22:00
Autore: Andrea Bonatti
vedi letture
Print