Una GSA ancora mutata scende sul parquet dell’Andrea Costa con molteplici obiettivi: allontanare quasi definitivamente lo spettro dei playout; vendicare la sconfitta bruciante dell’andata; creare un ambiente ideale per la gara, anzi la Gara dell’anno di domenica prossima al PalaLongobardi; dimostrare a sé stessa di non essere Ray-dipendente.

Ha detto bene il Pres Pedone in settimana: i suoi ragazzi devono dimostrarsi agonisticamente, professionalmente ed umanamente in grado di sopportare la lunghissima serie di infortuni e sfortune patita durante questa stagione. Domani si parrà la nobilitade di quel che rimane della vecchia guardia, ma anche di chi, ad esempio Abdel Fall, sinora ha dimostrato meno atletismo di Gino Cuccarolo avendo tutti i mezzi per dominare sotto le plance. Udine si è affidata a lui non chiedendo miracoli ma solidità, ora ha sette partite per meritarsi rispetto e riconferma. Io ci conto.

Ad Imola Udine deve vincere, sapendo che difficilmente riuscirà a ribaltare il parziale negativo (-12) subìto all’andata. Per chi non lo ricordasse, quel 27 novembre Udine stava dominando tranquillamente 41-32 a metà terzo quarto, ma da lì in poi i biancorossi di Ticchi, sospinti dalle triple di Norman Hassan (ala italianissima) piazzarono un esiziale 42-21 che stese i friulani, ormai convinti di averla messa in discesa e già proiettatisi sul derby del sabato successivo al PalaTrieste.

Da allora la formazione imolese ha firmato (poi tagliandolo) il globetrotter Jiri Hubalek, Filiberto Dri (vecchia conoscenza udinese) ed inserito stabilmente in roster il giovanissimo Thomas Wiltshire, ma il nucleo rimane racchiuso attorno al totem Michele Maggioli, al vecchio bucaniere Patricio Prato ed alla coppia americana Cohn-Norfleet, con il guastatore Hassan da tenere d’occhio.

Ma Udine non ha scelta: priva del proprio uomo più forte, Allan Ray, dovrà chiedere ad Okoye e soci concretezza e soprattutto, di nuovo, una difesa senza respiro: la gara sarà durissima e lo sappiamo, ma l’A.P.U. ha tutte le carte in regola per sovvertire un trend negativo iniziato dopo la bella vittoria contro Roseto.

La sosta è giunta al momento opportuno: ha tolto dall’assenza di Ray una giornata che potrà essere decisiva; ha permesso alla società ed ai giocatori di fare quadrato e ritrovare il gruppo che sembrava sfilacciatosi grazie al ritiro gemonese; ha concesso una settimana piena all’inserimento del play-guardia estone Rain Veideman. Piccolo inciso: di questo ragazzone di 192 centimetri e 93 chili di peso si sapeva e si sa ben poco; ma guardandolo in faccia si capisce che la paura non alberga sul mar Baltico, e proprio decisione, faccia tosta e concentrazione sono armi necessarie per riuscire a garantirsi, cosa di cui ancor oggi non dubito, la permanenza udinese nella categoria.

Palla a due alle diciotto; diretta come al solito dalle frequenze di Udinese TV con il commento di Massimo Fontanini; diretta testuale LIVE da tuttoudinese.it . Nella speranza di iniziare una striscia vincente da continuare con i cugini biancorossi, il prossimo 19 marzo.

Sezione: Basket / Data: Dom 12 marzo 2017 alle 09:30
Autore: Franco Canciani
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