L’A.P.U. assaggia un pezzetto di playoff: Treviso di Logan la spazza via, concedendo ad un commovente Pellegrino tre minuti di gloria ed iniziando, poi, un mitragliamento da tre punti (alla fine saranno 14 su 33 tentativi) ed una difesa, quella di Menetti, durissima (23 falli) ma efficacissima (59 punti segnati da Udine).

Quando i numeri, le statistiche raccontano una gara che non c’è stata: Udine mette assieme 77 di valutazione contro 67, subisce (come detto) 23 falli e ne commette 12, perde sì 13 palloni ma solo tre più di Treviso. Raccoglie 43 rimbalzi contro 29 ma tutto ciò conta 18 punti di passivo finale e un dominio, quello biancoblu, senza dubbi né incertezze.

Sulla gara, menzionato Ciccio (la migliore gara, forse, da quando gioca a Udine) ho poco da dire se non che quando scende in campo un califfo, vero, come David Logan ci si alza in piedi e lo si applaude. Il polacco d’America, noto tra le altre per le sue stagioni a Sassari ed Avellino, è stato pescato dai trevigiani in Corea, a Busan; entusiasta di tornare, ha sostituito all’inizio del girone di ritorno il discutibilissimo Maalik Wayns; detto che per me Dominez Burnett non è all’altezza del connazionale, Logan ha fatto cambiare marcia alla squadra di coach Max portandola a ridosso della Fortitudo, consolidato il secondo posto in classifica; al contempo Treviso è in pole nel tabellone, finalmente svelato, dei playoff promozione.

Udine pesca la temutissima e solidissima Biella di Michele Carrea e del Cigno di Colloredo; gli stranieri sono due point-guard dal combinato disposto medio di 38 punti a gara, ma soprattutto ha avuto il merito di confermare la struttura dello scorso anno, quando vinse Udine ai quarti di finale della Coppa Italia. Chiarastella, Carl Wheatle che ci fece neri proprio a Jesi, Federico Massone rientrato dal prestito nelle Marche, l’ex-Pistoia Saccaggi. È squadra dai ritmi lenti, spero che Udine riesca a metterla dalla propria parte sin dal 27 aprile, quando al Carnera si inizia la serie.

Dovesse passare, Udine troverebbe probabilmente Capo d’Orlando, delusa del girone Ovest dove la scomparsa di Siena è costata ai siciliani la promozione (Virtus non aveva infatti 4 punti in carniere contro i toscani come Capo). Mentre Sindoni ha appena firmato il trentenne italo-americano Joe Trapani come rinforzo, Ravenna (che contro i siciliani disputa il primo turno) ha perso Luca Gandini per una frattura (e conseguente operazione) alla mano. Ottavo, secondo me, molto sbilanciato.

Proprio gli infortuni possono rappresentare l’incognita più grande per la GSA: Cortese recupera? Come staranno i vari Nikolic e Spanghero, ieri rispettivamente zero e 17 minuti in campo?

Oggi è Pasqua; la sconfitta di ieri è tipica delle formazioni che hanno poco da dire in campo contro altre che, invece, per entusiasmo e coinvolgimento giocano al massimo.

Celebriamo la Pasqua di Resurrezione: da sabato si fa sul serio.

Sezione: Basket / Data: Dom 21 aprile 2019 alle 11:25
Autore: Franco Canciani
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