Senza offesa, anzi con l’orgoglio di sapere che ‘uno di noi’ ce l’ha fatta.

Come mai? Presto detto. Ricordato che la panca ferrarese fu proprio di Alberto nostro nel 2014, la giubilazione di un Bonacina in lacrime per non essere riuscito a portare in fondo un progetto che aveva chiesto di vivere in prima fila ha spinto il patròn d’Auria ad affidare la panca all’albanese Spiro Leka.

Cinquantanovenne ex guardia del Partizani di Tirana, cresciuto con il mito dell’Italia cestistica (ebbe a dire ‘incontrai il Bancoroma in coppa Campioni; avevo la voglia di chiedere a Polesello, Wright e soci l’autografo…’), Spiro ha percorso in lungo e in largo le serie inferiori: Morciano, Santarcangelo, San Marino; e Fano, Montecchio prima di andare a insegnare basket alle giovanili della Vuelle Pesaro. L’anno scorso fu proiettato in prima squadra proprio a Pesaro, non venendo riconfermato e trovando panca qualche settimana fa a Ferrara.

Impatto bestiale: quattro vittorie di fila, lo scalpo di Forlì (in trasferta) e due sconfitte, di misura, contro Verona e Mantova sono il ruolino delle ultime sei gare estensi. Gara quindi pericolosa, e lo sapevamo; lo sappiamo.

Udine, priva di Cortese e (forse) di Amici, può battere o perdere da chiunque, di questi tempi; quantomai solida sotto le plance, la truppa di coach Martelossi sta soffrendo sugli esterni, dove Trevis Simpson deve ritrovare sé stesso, smarrito nelle ultime esibizioni (non proprio al suo livello).

Il Kleb è legato a doppio filo all’uzzolo della coppia americana. Isaiah Swann lo conosciamo: tiratore ‘da campetto’ (nel senso buono del termine), all’andata fu limitato nella ripresa da un eroico Simpson che lo costrinse a medie bassissime dopo un primo tempo quasi perfetto; autoesclusosi (e poi ceduto a Cassino, parti basse del girone Ovest) il veterano Mike Hall, la Bondi ha scovato l’altro tiratore Folarin Campbell, american-nigeriano già visto a Brindisi e Capo fra le altre e reduce da una bella stagione in Israele. La produzione offensiva dei due copre circa il 60% del fatturato realizzativo estense (43 punti su 79), lasciando ai compagni briciole di qualità. Leka può contare sull’esperto livornese Fantoni sotto canestro (brutto cliente per Ciccio), sull’ex-Bergamo Panni all’artiglieria leggera, sul frut Molinaro e l’acquisto gennarino Ganeto (ex Derthona e soprattutto Trapani). A completare il roster i vari Liberati (gran gara d’andata) e De Zardo.

Udine vince se Ciccio domina evitando falli sciocchi; se in difesa leggerà i cambi di ritmo imposti da Swann che concluderà una buona fetta degli attacchi ferraresi, lasciandoli il minor spazio possibile; se Simpson, Pinton aumenteranno la pericolosità perimetrale; soprattutto conto molto sul playmaking di Penna e Spanghero, che di fronte avranno la coppia americana di cui sopra.

Ago della bilancia? Marshawn Powell e Stefan Nikolic: la Bondi non ha un’arma da contrapporre loro. Se il virginiano e il belgradese giocano da par loro, il baricentro della gara potrebbe spostarsi inevitabilmente.

Serve quindi la migliore edizione di molti giocatori; è vero che i playoff sono quasi garantiti ed è solo questione di posizione, ma arrivarci con buone prestazioni può essere estremamente importante.

Salto a due alle diciotto all’MF Palace, con nutrita delegazione friulana al seguito; fischiano Noce, Foti e Gonella e non ne siamo particolarmente felici.

Che sia una bella gara, è la cosa più importante.

Sezione: Basket / Data: Dom 24 marzo 2019 alle 08:07
Autore: Franco Canciani
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