Settimana movimentata in casa A.P.U.: dopo aver avvicendato Supergino Cuccarolo con Abdel Fall, già esordiente settimana scorsa contro Chieti, e stabilito che Allan Ray è uscito dal parquet teatino dopo poco più di dieci minuti a causa di un significativo versamento attorno al grande gluteo ed al trocantere (la testa del femore) dovuta ad una botta subìta contro Roseto, la truppa di “Pres” Pedone saluta un altro eroe-promozione.

Dopo Poltroneri il quale per ragioni personali ha scelto la serie B a Firenze, il saluto (preannunciato) a Porta e il rilascio del play tascabile Marchetti (accasatosi recentemente alla Fortitudo), anche Ricky Castelli ha deciso di cambiare aria.

Il numero uno bianconero, infatti, ha scelto il biancorosso forlivese in cambio di un sostanzioso aumento nell’ingaggio, sia pecuniario che di durata (a tutto il 2018); richieste che obiettivamente la GSA non avrebbe potuto pareggiare. Dispiace, perché dopo due mesi di assenza per infortunio Castelli pareva essersi rimesso in ritmo coi compagni: ma in un gruppo di quindici persone tutti debbono essere contenti del ruolo che ricoprono, e delle condizioni offerte dal datore di lavoro. Meglio quindi così che continuare con latenti mali di pancia che avrebbero rappresentato un ostacolo alla rincorsa della squadra a posizioni importanti.

Per ovviare all’uscita di Castelli, alle condizioni ancora imperfette di Mauro Pinton ed alla stagione conclusa anzitempo da Trickbox Truccolo, Davide Micalich ha riportato a casa il gemonese Dany Mastrangelo.

Ventiseienne scuola Udine, il fromboliere pedemontano conta un recente passato bianconero, leggermente “annacquato” (lo dico con tutta la simpatia possibile) dalla sua successiva militanza giuliana (terra d’origine, peraltro, della famiglia di Daniele). Non sono così campanilista da annotare quelle tre stagioni come un neo: accolsi con piacere Ritossa e Turel, altrettanto farò con Dany.

Mastrangelo è in uscita dalla serie B, ove a Scauri (nel Lazio)ha sempre offerto prestazioni non irrilevanti (tra l’altro mettendo a segno tredici punti di media).

Resta da capire quanto indigesto sarà il suo passaggio ad una categoria superiore, ove fisicità e velocità sono importanti almeno quanto il puro talento, ed in cui si fa la prima conoscenza con giocatori stranieri arruolati per aumentare spessore e pericolosità nelle varie franchigie. Tutto sta nel riambientarsi in una lega che già conosce; inoltre Dany è un figlio di Udine, e questo (alle nostre latitudini) conta. E molto.

Domenica la rinnovata Udine se ne va a Casalecchio, casa delle Vu Nere di coach Ramagli. Obiettivamente un girone fa avrei pensato che i bianconeri guidati da Spissu avrebbero ammazzato il campionato: invece in testa regna un certo equilibrio, grazie al buon campionato di Treviso, a quello super dell’Alma Trieste ed in parte alle prestazioni della Effe bolognese, squadra incostante che alterna gare eccezionali ad altre inguardabili come la maglia a pois che uno stilista immemore della tradizione li costringe ad indossare.

Presentare i bolognesi è inutile: all’andata una buona GSA fece più o meno match pari per 25’, salvo crollare nel quarto d’ora finale sotto le bordate di Umeh, Lawson e soci. La classifica e la fase di parziale ricostruzione permettono comunque all’A.P.U. di guardare con una certa serenità a questa gara, classico esempio in cui si ha nulla da perdere, tutto da guadagnare e tante motivazioni. Non dovesse giocare Ray, come pare probabile, la missione diventerebbe quasi impossibile: ma la pallalcesto è uno sport unico e singolare, in cui capita che una palla scagliata con disperazione (e forse oltre il “gong” finale della gara) da un cestista ferrarese si infili nella retina virtussina, ammutolendo il Palazzetto e le Vu Nere domestiche. Capita anche, come domenica scorsa, che un ragazzo livornese si esibisca dall’arco quasi fosse Belinelli, quando tre anni fa vinse il 3-pts-contest all’All Star Game NBA, e totalizzando il 500% in più della sua media punti raggiunta sino a quel momento.

Coach Lardo lo sa: bisogna andare a Bologna e giocarsela, ché il tabellone lo guarderemo a fine gara. E se i domestici saranno stati più bravi, beh li applaudiremo così come faremo coi nostri se avranno onorato la maglia.

Il 19 marzo si avvicina: rimaniamo però concentrati, gara per gara, per arrivare a quel giorno con la miglior condizione psicofisica: quella che solo buone prestazioni e belle vittorie contribuiscono a raggiungere.

Palla a due a Casalecchio alle 18 di domenica pomeriggio; avrete avuto tutto il tempo per pulirvi le lacrime di gioia date dal ritorno a casa dopo tanti anni di Zico. Telecronaca su UdineseTV, a cura come al solito di Massimo Fontanini. Live testuale sulle pagine di Tuttoudinese.it. Come sempre corposo il seguito organizzato dal Settore D, che farà sentire ai ragazzi in campo il solito apporto corretto e caloroso.

Sezione: Basket / Data: Sab 18 febbraio 2017 alle 20:02
Autore: Franco Canciani
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