Campionato annullato e stagione che si è chiusa anticipatamente per l'Apu Udine. Il basket si è arreso al coronavirus: "Non credo ci fossero più le condizioni sia dal punto di vista sanitario, sia di natura sociale per una prosecuzione serena. La Fip è stata brava a non farci giocare in condizioni di scarsa sicurezza per i giocatori, lo staff e il pubblico" ha spiegato ai microfoni del Messaggero Veneto il presidente bianconero Alessandro Pedone.

Un blocco totale che corrisponde anche ad un perdita economica: "Siccome non siamo il calcio, che ha grosse entrate dai diritti tv, noi abbiamo due canali per gli introiti: il botteghino e gli sponsor. Le perdite al botteghino posso stimarle in 300 mila euro, per quanto riguarda gli spon- sor bisogna valutare ogni singola posizione, alla luce della causa di forza maggiore".

La testa adesso è già alla prossima stagione: "Ramagli è sicuramente uno dei primi punti da cui ripartire. Io resto, tranquilli. Questo è un gruppo forte, solido. Ovviamente come tutti gli imprenditori mi sto leccando le ferite, ma la passione è tanta, così come la voglia di fare. Resto al comando, non cambia nulla, aspettiamo solo che passi la buriana".

Voci dicono che all'Apu potrebbe essere proposta una wild card per la Serie A: "È comunque un grande onore essere stati citati per una wild card. Non dimentichiamo dove eravamo quat- tro-cinque anni fa. Abbiamo ricostruito quel blasone andato perduto. Detto ciò, un eventuale accoglimento passerebbe da una serissima valutazione economica. Dobbiamo anche capire se si giocherà a porte aperte, chiuse o socchiuse, che è una variabile fondamentale. Vale per la A2 come per la serie A. Il prossimo sarà un campionato strano, dovremo fare i conti con delle restrizioni".

Sezione: Basket / Data: Lun 13 aprile 2020 alle 12:32
Autore: Redazione TuttoUdinese
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