L'Apu Udine, dopo l'addio del general manager Davide Micalich, ha dato via ad una completa rivoluzione. A guidare il nuovo corso bianconero un coach di grande esperienza, Matteo Boniciolli. Tra passato, presente e futuro, il veterano del parquet classe 1962, ha raccontato a pianetabasket la nuova esperienza in maglia bianconera senza nascondere le ambizioni di una società che vuol puntare in alto e che ha allestito un roster di assoluto valore.

"E’ tutto molto complicato, il fatto stesso che si sia arrivati, dopo diversi mesi di discussione, a due gironi di cui uno dispari, testimonia che la situazione non è semplice: che i principali campionati italiani, maschili e femminili, ripartano ad Ottobre e Novembre, è un'evidenza che fa pensare a problemi ancora irrisolti per altro comprensibili. Si pensi alle prospettive legate alla capienza degli impianti- Bisogna ripartire affinchè non rimanga tutto lettera morta. Considerando che ancora non sono stati definiti i gironi, lascio in sospeso ogni giudizio. Il livello del campionato si era abbassato, ma adesso, nonostante la crisi economica del paese, mi sembra che ci siano molte realtà ambiziose".

Il roster: “Mi fa piacere sottolineare la sinergia con la società tutta, una condivisione a 360 gradi nella costruzione della squadra: abbiamo deciso di allestire un roster con i veterani come Antonutti e Giuri, un gruppo di giocatori italiani dal buon rendimento come Pellegrino e Nobile, un giocatore che vivrà una stagione molto importante con Amato, che non ha ancora capito bene le proprie possibilità e in questo senso mi piacerebbe che definisse il suo posto del mondo. Senza parlare dei giovani interessanti quali sono Mobio e De Angeli e la scelta della guardia di assoluto livello che Dominique Johnson rappresenta a pieno tondo. Ho sempre scelto gli americani in funzione degli italiani, quest’anno ho scelto lui come punto di riferimento importante, perché ha già fatto campionati di assoluto livello dimostrando di poter essere la nostra punta di diamante. Abbiamo anche ingaggiato il classe 2001 John Paul Onyekachi Agbara, ala piccola di 202 cm, proveniente dal settore giovanile di Roberto Castellano, che da Febbraio in avanti, diventerà una pedina molto importante per noi.  Adesso siamo impegnati a sondare il mercato dei lunghi, abbiamo un obiettivo, ma non è facile da perseguire.”

Ora si lavora al secondo americano: "Adesso siamo impegnati a sondare il mercato dei lunghi, abbiamo un obiettivo, ma non è facile da perseguire. Abbiamo un nome come prima scelta, ma abbiamo alternative di pari livello: dobbiamo scegliere tra un giocatore che possa giocare da 4 e da 5 oppure un 5 puro".

Sezione: Basket / Data: Mar 11 agosto 2020 alle 13:56
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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