Stavolta non ci sono dubbi. Simone Scuffet è pronto per riprendersi l’Udinese. Il giovane estremo difensore è stato nuovamente protagonista nel match contro la Sampdoria, sfoderando un intervento mostruoso su una conclusione dalla distanza di Schick. Una parata straordinaria, che va ad aggiungersi ad altre perle non indifferenti.

La sensazione da diverse gare a questa parte è sempre la stessa: il portiere friulano classe 1996 ha terminato il suo apprendistato. Il talento era già emerso nel 2014, quando Guidolin lo fece coraggiosamente esordire. Bastarono un paio di interventi per far notare il suo potenziale e valergli l’appellativo di “nuovo Buffon”. Forse troppo o comunque troppo presto. La pressione che ha dovuto sopportare non è stata poca cosa, considerando anche la giovane età. Si è parlato a lungo anche del corteggiamento dell’Atletico Madrid vice campione d’Europa, rimasto orfano di Courtois. Un trasferimento a lungo immaginato, ma mai concretizzatosi, anche per l’intenzione della famiglia di non interrompere gli studi.

Alla fine, l’ostinata fatica vince ogni cosa. Lo diceva il poeta latino Virgilio. Scuffet ha dimostrato che il duro lavoro paga sempre. Anche quando arriva qualcuno più esperto e pronto. Anche quando tutto sembra girare storto. Non è stato semplice accettare di giocare in prestito in Serie B, dopo aver accarezzato e sognato la massima categoria. Non è facile reggere continuamente il confronto con un grande interprete del suo ruolo come Karnezis ed una promessa come Meret. Ma Simone ce l’ha fatta. Adesso è veramente pronto per disputare una stagione su ottimi livelli e giocarsi il posto con altri portieri. In estate si capirà quale sarà il destino suo e di Orestis. Ne vedremo sicuramente delle belle.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 24 maggio 2017 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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