Martedì 21 novembre 2017 è la data in cui inizia a tutti gli effetti dell’anno zero del calcio italiano. Le dimissioni forzate di Carlo Tavecchio, ex numero 1 della FIGC, rappresentano il reale punto di partenza per rifondare un movimento in flessione, con mezzi e risorse interessanti ma non sfruttati correttamente. Ora serve un lavoro deciso e mirato affinché non si ripeta un altro Italia-Svezia, un attentato alla credibilità del nostro calcio. Si parla di giovani da lanciare, revisione di programmi svolti finora e novità per valorizzare i talenti a disposizione, coltivandoli correttamente in centri e strutture adeguati.

Al contempo, oggi è il giorno del nuovo anno zero dell’Udinese. Via Luigi Delneri e dentro Massimo Oddo, rispettando così la triste alternanza di tecnici succedutisi sulla panchina friulana nelle ultime stagioni. L’ultimo allenatore capace di terminare un intero campionato con la formazione bianconera è stato Andrea Stramaccioni nel 2014/15. Da allora, sono cambiate ben cinque guide tecniche, passando da Stefano Colantuono a Luigi De Canio, da Beppe Iachini a Luigi Delneri. Ed ora, ecco Massimo Oddo. Tutti tentativi falliti di ripartire dopo l’intensa era di Francesco Guidolin. Ecco, pare che da quella straordinaria cavalcata l’Udinese non sia più riuscita a ritrovare una propria dimensione, avvolta dal sogno di ripetere ancora quei campionati così redditizi, ma frenata da un ricambio interno alla squadra ed alla dirigenza. La transizione dal vecchio al nuovo corso è stata più lunga e tormentata del previsto e tuttora non si comprende bene il vero potenziale dei friulani, capaci di passare da una stagione fallimentare come quella del 2015/16 ad una positiva come il 2016/17. Dunque, qual è il valore dei bianconeri? Sono una compagine fragile, priva di mordente e grandi valori tecnici o un gruppo con margini di crescita ancora inespressi? Ad Oddo la risposta.

Certamente la situazione è preoccupante. Rispetto ad un anno fa, l’Udinese non riesce a dare un cambio di marcia deciso ed è inguaiata pericolosamente da una classifica allarmante. Il terzultimo posto è distante solamente tre punti. Inoltre, il prossimo turno prevede la sfida al Napoli, primo in classifica. Non che sia più morbida la gara de recuperare, dato il blasone della Lazio. Dunque, la missione di Oddo inizia già in salita.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 novembre 2017 alle 11:00
Autore: Federico Mariani
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