Indecente. Non c'è altro aggettivo che possa descrivere l'Udinese vista ieri sera al Friuli contro la Lazio. Doveva essere la partita del riscatto, la squadra doveva dimostrare qualcosa di importante, doveva arrivare una prestazione convincente dopo la sconfitta di Sassuolo. Niente, il nulla più totale di fronte a quei tifosi che continuano a dare tutto ma che in cambio non ricevono mai nulla. Perché una bella partita, combattendo fino alla fine, andava fatta per loro che, in casa e in trasferta, non hanno mai fatto mancare il sostegno nonostante le avversità e i risultati negativi. 3 a 0 invece ed ennesima umiliazione, nella notte della vergogna.

Perché quando si gioca così, al di là delle capacità tattiche e tecniche, senza cuore e grinta c'è solo da vergonarsi. L'Udinese non esiste più. Questa non è una squadra ma un insieme di giocatori, molti di cui scarsi, che della maglia, della gente e dei valori che tutto ciò rappresenta non gliene frega assolutamente niente. Questa non è una società che ha un progetto serio per il futuro ma solo un gruppo di affaristi che danno importanza al fatturato e al marketing.  E' triste ma è la realtà, inutile continuare a prendersi in giro e a cercare alibi. Inutile scaricare le colpe sugli assenti o sulla presunta giovane età. Inutile pensare che si sta costruendo al meglio il futuro. Questa squadra non scende in campo, non corre, non ci mette la gamba, non reagisce e non gioca a calcio e la società guarda altrove, dove gli interessi sono più grandi. Perché al Friuli, che ormai per qualcuno non è altro che la zona commerciale Dacia Arena, il calcio è morto. 

Vedere i tifosi Nord abbandonare lo stadio prima della fine fa male. Fa male a tutti noi che continuiamo a crederci, che continuiamo ad amare questi colori nonostante tutto, che continuiamo a sperare che le cose possano cambiare. La contestazione è l'unica arma per lanciare un segnale chiaro a tutti ma non so quanto riusciremo a cambiare le cose. Riusciamo a credere ancora che la società non racconterà più bugie e che sta facendo il massimo per tornare grandi? Riusciamo a credere che questa squadra scenderà in campo per i tifosi e per dare tutto fino alla fine? 

Per ora abbiamo vissuto solo di illusioni, di frottole e di sogni infranti. Quel che ci resta è che la nostra Udinese, quella che tutti abbiamo nel cuore, è stata uccisa e adesso non esiste più.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 02 ottobre 2016 alle 10:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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