Di Muriel, della sua esultanza demenziale e della conseguente azzuffata ne abbiamo parlato fin troppo. Inutile continuare a dare importanza ad un giocatore che non ha mai contato veramente per l'Udinese. Torniamo a parlare di calcio giocato e di un campionato che si deve chiudere al meglio. 

Nelle ultime quattro l'Udinese ha raccolto solo 2 punti, grazie ai pareggi contro Atalanta e Samp, prendendo due batoste nelle altre due gare, a Bologna e a Crotone. Obiettivo decimo posto sfumato, a meno di clamorosi ribaltamenti negli ultimi 90 minuti. In ballo c'erano tre milioni, non poco per le casse bianconere, e alcune clausole commerciali con gli sponsor ma soprattutto, dopo troppe stagioni passate a fondo classifica, la possibilità di ritornare nella colonna di sinistra. Niente da fare nemmeno per quest'anno, toccherà riprovarci il prossimo. 

L'Udinese di Delneri comunque ha migliorato il rendimento, la classifica a confronto con quella della passata stagione al momento dice +6 e una salvezza raggiunta, anche per demeriti altrui, con larghissimo anticipo. Sicuramente se Gigi fosse partito dall'inizio i bianconeri avrebbero un paio di punti in più, ma con i se e con i ma non si possono fare i conti. La crescita però è evidente, finalmente siamo tornati a vedere una squadra unita e molti giovani interessanti. Ecco, la vera nota positiva della stagione sono proprio i giovani lanciati da Delneri e sui quali, sempre se i Pozzo lo vorranno, si potranno costruire basi solide per il futuro. Jankto, Fofana, Samir, De Paul, Balic, Scuffet, Perica sono giocatori importanti che possono ancora crescere molto e regalare magari qualche vera gioia a noi tifosi. Si dovrà ripartire da loro, senza cedere alle lusinghe delle grandi squadre che da tempo gli hanno messo gli occhi addosso.

L'ultima giornata si va a San Siro, nonostante tutto un campo prestigioso, contro l'Inter, una delle grandi deluse del campionato. I neroazzurri, dopo una stagione al limite della decenza, si ritrovano ora fuori da tutto. All'andata al Friuli fu una partita spartiacque per l'Udinese che dopo un grandissimo primo tempo, forse il migliore fra tutti, venne sconfitta immeritatamente. Lì cambiò qualcosa, ci poteva essere una svolta in positivo che invece non arrivò, poi non si riuscì più a dare quella continuità di risultati che avrebbe per davvero potuto spingere i bianconeri in alto. Il dente allora è avvelenato e le motivazioni, nonostante non ci sia nulla di concreto in palio, possono essere alte. Vincere a San Siro vorrebbe dire chiudere davvero in positivo, dimostrando a tutti di essere davvero una possibile mina vagante nella prossima stagione. Una sconfitta invece farebbe scivolare via tutto nell'anonimato. 

Fare punti contro l'Inter vorrebbe dire molto però soprattutto per Delneri, confermato a parole ma mai nei fatti. Una bella prestazione consoliderebbe la sua posizione e non darebbe spazio ad alibi da parte della società. L'augurio è che la sua conferma sia già cosa fatta. La società speriamo si sia convinta a puntare su di lui anche per gli anni a venire, senza dover aspettare l'ultimo giro di orologio. Qualora non fosse confermato si dovrebbe ripartire per l'ennesima volta da zero, un errore imperdonabile. Gigi è Gigi, non vorremmo mai che si ripetesse la stessa scena vissuta solo 12 mesi fa con De Canio, non confermato dopo un finale in calando. 

90 minuti e poi calerà il sipario, con la speranza che poi il mercato non distrugga quanto di buono fino ad ora è stato costruito. 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 14:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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