Alle 23,00 di ieri sera, all'Ata Hotel Executive di Milano, si è finalmente chiusa la sessione estiva del calciomercato. Nonostante la grande baraonda, con dirigenti che correvano all'impazzata da un corridoio all'altro e procuratori che lanciavano all'ultimo secondo i contratti da depositare il Lega, non ci sono stati i grandi colpi che tutti i tifosi sognavano. Un'ultima giornata di telefonate, contatti e lunghe attese che però ha portato a ben poco di concreto, in accordo con il rispetto del bilancio. Anche l'Udinese nelle ultime ore è rimasta tranquillamente nascosta e non ha provato alcun assalto finale. I dirigenti bianconeri, guidati dal ds Giaretta, si sono limitati a chiudere qualche operazione in uscita per sfoltire una rosa assai ampia. La tanto attesa punta che si era cercata in queste ultime settimane non è arrivata. Amauri e Zapata , che ci hanno perseguitato in questa lunga estate e per i quali abbiamo speso fiumi di parole, alla fine non vestiranno la maglia dell'Udinese. Nonostante ciò il bilancio di mercato della squadra bianconera è da ritenersi più che positivo. La nuova Udinese formato Stramaccioni in questa sessione ha cambiato strategia decidendo di non puntare solamente su giovani sconosciuti da far esplodere e lanciare nel grande calcio, con tutte le incognite del caso, ma di acquistare anche giocatori già formati e rodati ed in grado di guidare il gruppo. Gli arrivi in questo senso di Théréau, Kone, Belmonte, Riera, Karnezis sono da considerare degli ottimi colpi. Si tratta infatti di giocatori cercati da tante altre squadre ma di cui l'Udinese ha saputo vincerne la concorrenza offrendo un progetto dal grande appeal. Altro importante colpo in entrata è sicuramente quello di Guilherme, centrocampista che in patria ritenevano come l'erede di Paulinho e che l'Udinese non se l'è fatto scappare. Rinforzo azzeccatissimo in un reparto carente, piedi sublimi, gioco semplice e tanta corsa per un centrale di centrocampo che con Allan va a formare una coppia di altissimo livello. Non sono mancati di certo però nemmeno le giovani scommesse su cui puntare in futuro, a cominciare dall'ex Roma Piris, passando per Bochniewicz , Jaadi e Copollaro, arrivando a quello che è considerato già un baby fenomeno Hallberg. In ottica futura importante anche l'arrivo di Lucas Evangelista, uno dei migliori talenti del sudamerica, arrivato dal San Paolo ma che potrà vestire la maglia dell'Udinese soltanto dal prossimo anno in quanto extracomunitario.

Da voti alti, come ogni anno, anche il mercato in uscita. Grandi plusvalenze e tanti milioni nelle casse bianconere per alimentare il progetto. A cominciare dalle cessioni delle comproprietà di Cuadrado e Candreva, ad Armero, riscattato dal Napoli e ceduto a caro prezzo al Milan, a Pereryra, venduto a peso d'oro alla Juventus, a Basta girato alla Lazio. Per non parlare poi dei tanti giocatori in esubero che l'Udinese è riuscita a piazzare, come Maicosuel, Merkel, Mlinar, Benussi, Kelava, Naldo, Torje. Qualche peso di troppo, a cominciare da Brkic, è rimasto ma di certo si sta già lavorando per piazzarlo nella prossima finestra utile. Unico neo la cessione di Nico Lopez, del cui talento l'Udinese ha potuto godere troppo poco. Forse si poteva scommetterci un po' di più ma in ogni caso il riscatto per il Verona è ad un cifra davvero alta, 18 milioni.

Per questi motivi l'Udinese si può meritare un bel 7 in pagella, non ci saranno stati i grandi botti ma di certo si può essere soddisfatti per una rosa costruita con tanta attenzione insieme al nuovo tecnico Stramaccioni, di cui si è cercato di soddisfare le esigenze, e che già nelle prime partite ufficiali sembra riuscire a dare entusiasmo e soddisfazioni ad un ambiente precipitato ad un passo dall'oblio lo scorso anno.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 02 settembre 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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