Assegnata la coppa per la massima serie a Torino, nel weekend che va dal 2 al 4 marzo andranno in scena, ad Jesi, le Final Eight di Coppa Italia per le migliori otto formazioni (quattro per girone) di A2 e le top-8 della serie  cadetta.

Udine se la vedrà, nei quarti di finale di venerdì 2 marzo, alle 15:30 con Biella, seconda in classifica nel girone Ovest Old Wild West. Gara difficile? Sì. Ma non impossibile.

I piemontesi di coach Carrea sono formazione multiculturale: due statunitensi, Jazzmarr Ferguson, da diverse stagioni in maglia rossoblu e il trentaseienne Tim Bowers, l’anno passato a Jesi; l’argentino Chiarastella, il britannico (di formazione biellese) Wheatle compongono infatti un terzo del roster piemontese.

L’anima della squadra, assieme a Ferguson, è il fromboliere Amedeo Tessitori: ventitreenne ex-Forlì e Siena, ha una media di 15.3 pezzi ad allacciata di scarpe, con un interessante 42% da oltre l’arco dei 6 metri e 75. Ovvio però che il terminale offensivo rimane ‘Jazzie’, che di punti ne referta 22.1 a gara. Dopo di loro il solo Bowers (13.1) va con regolarità in doppia cifra, mentre i restanti 32 punti (degli oltre 82 di media a gara) sono spartiti fra otto giocatori diversi.

La squadra del presidente Angelico segna molto, e molto fa segnare; ha totalizzato 28 punti in classifica, esattamente come Udine, ma continuo a sostenere che il girone Est sia quello realmente di ferro nella seconda lega nazionale.

Non mi faccio abbagliare dall’importanza della manifestazione, né penso che la GSA ci vada in gita premio, già lieta di essere arrivata fra le top-4 del proprio raggruppamento: ad un torneo così condensato ci si va per arrivare fino in fondo, e Udine, come le altre sette in lizza, venderà cara la pelle.

Anche perché, qualora si battesse Biella e alle 13:15 l’Alma facesse lo stesso contro Tortona, il giorno successivo alle ore 18 la semifinale sarebbe la riedizione del derby regionale. Tanta roba.

La parte bassa del tabellone opporrà in via preliminare la Fortitudo Bologna a Trapani (già di Lino Lardo) di coach Ducarello, e la capolista del girone Ovest Casale alla quarta in classifica di quello Est alla fine dell’andata, l’Orasì Ravenna di Antimo Martino che si dibatte fra molti alti e qualche rovinoso basso.

Udine ha avuto lo svantaggio di giocare una gara di campionato solo 40 ore prima del quarto di Coppa, ma l’indubbio vantaggio di farlo nello stesso palazzetto che ospiterà la manifestazione. Parola al campo: certo che vedere Ferrari sollevare un trofeo, ci riporterebbe indietro di tanti, tanti anni. Ai vecchi come me, a Lazi Toth porttato in trionfo da Praja e Hardy dopo un’incredibile promozione in A1 in maglia Ge.De.Co. 5-3-5. O più recentemente a Charlie Smith, che infila la tripla della vittoria a Trieste indicando al pubblico, correndo in difesa all’indietro, le tre dita della mano destra.

Ci sentiamo da Jesi.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 02 marzo 2018 alle 10:26
Autore: Franco Canciani
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