La strega giallorossa beneventana nella settimana stregata dei bianconeri di Udine. Curioso l’incrocio cromatico e simbolico che oggi fa la sua comparsa allo stadio “Ciro Vigorito”. Incredibile anche quanto sia strano e beffardo il calcio: la squadra padrona di casa si presenta da retrocessa e da fresca vincitrice della sfida a San Siro contro il Milan. L’Udinese, al contrario, sperimenta l’ennesimo cambio di rotta, alla ricerca di un’identità andata via via smarrendosi dopo gli anni luminosi di Francesco Guidolin. Toccherà ad Igor Tudor, vecchia gloria della Torino bianconera, risollevare il morale di una truppa infiacchita dalle undici sconfitte consecutive. E il luogo ideale per interrompere questo infelice filotto potrebbe essere proprio il fortino della formazione detentrice del record alla rovescia di ben quattordici KO consecutivi.

Certamente per rompere il sortilegio nel covo della strega beneventana servirà una prova maiuscola. Non inganni la classifica: l’ultimo posto non è sinonimo di scarsa motivazione. Anzi, la discesa nel baratro della retrocessione, per quanto ampiamente annunciata, non vuole essere privo di scalpi illustri, come testimoniato dall’impresa in casa della banda Gattuso. Attenzione a non far sì che l’Udinese venga risucchiata nel vortice. Basta poco, pochissimo, meno di quanto ci si possa aspettare. Può risultare sufficiente un errore banale. Magari una palla gestita male in uscita e prontamente aggredita dagli incursori campani, abili a tramutare l’arrembaggio in un gol prezioso. La recente vittoria sui rossoneri è un monito importante per i friulani, anche se, volendo ben vedere, potrebbero essere maestri di loro stessi imparando a non ripetere gli errori marchiani delle gare precedenti. Stop con l’approccio soft, quasi apatico e privo di mordente! Stop con le imprecisioni! Stop con l’errata autoconvinzione di essere incapaci di condurre in porto una vittoria meritata!

Serve un cambio di rotta, un antidoto contro la maledizione che da febbraio accompagna ostinatamente l’Udinese. Tudor deve già dare prova del suo valore in un match delicatissimo. Ci si aspetta una scossa da lui, involontariamente l’uomo della settimana per il suo approdo inatteso. I tifosi sono incuriositi dal nuovo arrivato; per di più, molti di essi restano perplessi per l’esonero improvviso di Massimo Oddo, profilo gradito alla piazza. Ecco, entrare nei cuori della gente bianconera sarà un compito che andrà di pari passo con i risultati ottenuti da Igor nel corso della sua esperienza. Il passato da giocatore della Juventus non incide, specialmente agli occhi di chi avverte fortemente la rivalità con la Vecchia Signora. Ma Tudor non sembra temere nulla, né i giudizi né gli spettri lungo la sua strada. A patto che la strega simbolo calcistico di Benevento non renda il cammino del nuovo tecnico un’ardua salita.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 29 aprile 2018 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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