L'Udinese è uscita sconfitta meritatamente dal Mapei. Il Sassuolo ci ha dominati, soprattutto in un primo tempo dove, giocando senza motivazioni, non abbiamo praticamente toccato palla. Dieci minuti nel finale non possono bastare per dire che il pareggio sarebbe stato meritato. No, l'1 a 1 non sarebbe stato il risultato più giusto, anzi per i neroverdi sarebbe stata una vera beffa. La fortuna va guadagnata e noi non abbiamo fatto nulla. Il pareggio avrebbe nascosto ingiustamente i nostri errori e i nostri limiti. 

Tante parole e poco calcio. Possiamo riassumere così questa trasferta in Emilia a cui eravamo arrivati con tanta fiducia e speranza di strappare un risultato positivo. Sì perché ci credavamo un po' tutti che questa Udinese fosse maturata, imparando le tante lezioni che già questa prima parte di stagione, tra l'eliminazione in Coppa e la sconfitta bruciante contro il Chievo, ci ha portato.

E invece no, i buoni presupposti si fermano sempre nelle interviste post partita e nelle conferenze stampa. E anche dopo questa sconfitta continuiamo a sentire sempre quelle stesse frasi "Ripartiamo da qui", "Da oggi volteremo pagina" "Dobbiamo dare di più e fare un regalo ai nostri tifosi". Sempre le stesso recitato canovaccio che si ripete di sconfitta in sconfitta. Parole che contano ben poco quando non vengo susseguite dai fatti. 

"Si parla troppo", lo ha detto perfino Danilo che forse si è reso finalmente conto che quello che deve parlare è solamente il campo. E quel campo oggi ha parlato chiaramente: l'Udinese è una squadra senza testa, a cui manca la motivazione e che ha meritato la sconfitta contro i ragazzi di Di Francesco. 

Meno chiacchiere e più fatti, meno dichiarazioni impacchettate alla perfezione e più maglie sudate, meno storielle e più crampi. Vogliamo questo, meritiamo questo. Nulla di più dell'impegno e del lottare per questi colori e per questi tifosi. Poi si può anche perdere ma non così, nascondendosi dietro l'ennesima scusa da raccontare di fronte ad una telecamera. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 26 settembre 2016 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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