Prima di iniziare a commentare l'ennesima partita non giocata dall'Udinese, il mio pensiero va a tutti coloro che ogni trasferta seguono la squadra con passione e speranza, nonostante i problemi che la vita presenta a tutti ogni giorno. Voglio ringraziarvi, tifosi che amate la maglia, che prendete la macchina e fate centinaia di chilometri per sostenere l'Udinese. Meritate di più dell'ennesimo spettacolo deludente. 

Torniamo a noi, quando finirà questo strazio? Anche quest'anno non vediamo l'ora che maggio arrivi al più presto. Ormai il campionato, lo diciamo da un paio di settimane, non ha più nulla da dire, soprattutto se in campo non ci sono stimoli ed obiettivi. Doveva essere salvezza? Lo sarà, ma non aspettiamoci nulla di più. Senza sussulti nel limbo della mediocrità.

La partita? Dopo un primo tempo discreto prima del riposo l'Udinese si sgretola. Il primo lo segna Borja Valero, non ne avevamo dubbi. Quando c'è un giocatore in crisi contro di noi si riscatta sempre. In realtà tutta la Viola stava attraversando un periodo che nero sarebbe dire poco, con Sousa già con un piede nella fossa dopo il poker di Roma. Come siamo bravi noi a resuscitare i morti però non lo è nessuno.

Il secondo tempo poi è all'insegna dell'anonimato, tanto che l'Udinese sembra essere solo una comparsa sullo sfondo di un film di un altro. Partecipiamo, giusto perché serve essere 22 in campo. 

Zapata e Thereau? Che c'è da dire? Non hanno giocato vero? Sinceramente non pervenuti. Il francese, che dovrebbe essere il nostro leader tecnico, si sta prendendo una delle sua classiche pause. Del colombiano basta dire che da dicembre, dopo le affermazioni del suo procuratore, ha deciso di non giocare più per l'Udinese. Una volta almeno sportellava, ora non fa nemmeno quello e il gol ormai è utopia. Sinceramente abbiamo creduto fin troppo in lui, pensando soprattutto che lui non ha mai creduto veramente in noi. Vuole tornare al Napoli? Prego, in stazione lo aspetta ogni sera alle 9.00 il notturno diretto in Campania. 

Anche Delneri più di tanto non sa dove mettere mano. Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Quelli sono e quelli abbiamo. Difficile anche per il mister di Aquileia, che sembra abbia già esaurito la sua carica positiva di friulanità, trovare nuove soluzioni. Si potrebbe parlare dei cambi, del perché certi giocatori non hanno mai avuto una chance ma alla fine credo che se tutti gli allenatori che si sono seduti negli ultimi anni su questa panchina arrivano circa al medesimo risultato il problema sta altrove. 

Al Franchi si può perdere, ci mancherebbe altro, ma non così. Vorrei vedere una squadra che ci prova per davvero, che lotta. Ma vabbè cosa parliamo a fare, tanto siamo sempre al solito strazio.

Se allora avete cambiato canale e avete visto San Remo non ve ne facciamo una colpa, anzi avete fatto bene.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 12 febbraio 2017 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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