Simone Scuffet si è ripreso il posto da titolare all'Udinese, dopo aver vissuto l'ultima stagione come vice Karnezis, trovando però spazio nel finale di campionato. Alla Gazzetta dello Sport il portiere bianconero ha raccontato come ha saputo della scelta di Delneri: "Ero tornato dall’Europeo. Io e il mister abbiamo fatto una chiacchierata. Un mix, molto friulano, poco italiano". Poi, il classe '96 ha parlato di sé e dell'Udinese: "Non temo niente. Gioco da quando avevo sette anni. Non bisogna aver paura, anche nella vita. Certo, so di avere un compito molto impegnativo. Delneri vuole che il portiere partecipi all’azione, di giocare alti e con piedi, devi fare un passo più avanti. Io la palla indietro non la evito, ma non bisogna esagerare". Il sogno è quello di partecipare al prossimo Europeo U-21, anche se c'è pure Meret: "Quella tra me e Alex è più una rivalità creata da voi. Siamo amici da bambini, io, lui, Perisan e Pontisso.

Sono questi i miei amici del calcio. Io spero di essere nel gruppo di Di Biagio. Il prossimo Europeo sarà in Italia, la finale a Udine, spero tanto far parte dell’Under. Quella appena finita è stata una grande esperienza, un gruppo vero fino alle fine". Poi, un commento ai portieri di proprietà dell'Udinese: "Karnezis è un grande portiere, merita una big, ha una dote incredibile, la costanza. Alex? Sono contento per lui, ha lavorato come me per arrivare. E’ una grande opportunità per noi due, per la prima volta, alla seconda di campionato giocheremo contro. Sarà una bella sensazione. Ma io ora devo pensare a me. Il numero 22? E’ quello che ho sempre avuto e non lo mollo". Infine, un commento su quella che sarà l'Udinese nella stagione che sta per iniziare: "Un’Udinese consapevole di ripartire dalle certezze dello scorso anno, con un allenatore che le ha dato un’anima e con dei nuovi acquisti che sembrano tutti molto motivati. A me piace".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 11 agosto 2017 alle 08:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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