A Udine abbiamo avuto modo di scoprire un Oddo che nessuno probabilmente si aspettava, una persona intelligente, vera e per bene prima ancora che un allenatore. E questo è un pregio che da queste parti apre i cuori ed il rispetto. Esempio? Sabato sul settimanale Sport Week della Gazzetta dello Sport ha ripercorso la sua storia da allenatore,anche se nelle sue intenzioni c'era la volontà di diventare un dirigente di alto livello, raccontando com'è cominciata, qual è il suo tipo di calcio ideale, l'esperienza a Pescara e poi l'arrivo a Udine, ma come spesso accade, il meglio lo ha riservato nel finale, quando confermando che Jankto non è pronto per una big, anche lui si è detto “assolutamente non pronto” per una grande squadra, ma che la sua forza è pensare che qualsiasi  squadra alleni, sia un punto di arrivo e non di partenza.

Una frase forte che dimostra ancora una volta la persona che è Massimo Oddo e quali valori può aver trasmesso alla squadra, visti questi presupposti, per riuscire ad ottenere i risultati che ha raggiunto finora. Una persona così merita solo rispetto e riconoscenza.

Lui è il primo a dare l'esempio e i ragazzi non possono di certo esimersi dalle proprie responsabilità, anche perché, come più volte detto dal mister, chi non lo convince durante la settimana resta fuori.

Speriamo che il momento magico dell'Udinese continui già da domenica allo stadio Friuli contro la Spal e che Oddo prosegua il suo grande lavoro di cambiamento di mentalità fino alla fine della stagione.

 

 

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 15 gennaio 2018 alle 12:00
Autore: Paolo Minotti
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