Domenica al Friuli arriva il Pescara. Ho sentito tanti dire che l'Udinese è favorita e che, se la squadra farà vedere quanto ha fatto veder a Torino, non dovrebbe avere problemi a vincere. Perché la qualità dei bianconeri è più elevata mentre la nostra avversaria può contare su ben poco.  Lo spero, ma intanto meglio non lasciarsi a quei facili entusiasmi che si sono creati dopo la buona prestazione dello Stadium. 
Davanti c'è il Pescara, ok non una corazzata ma comunque stiamo parlando di una diretta concorrente alla salvezza finale e che in classifica, grazie anche alla vittoria a tavolino contro il Sassuolo, ha i nostri stessi punti. Al momento siamo allo stesso livello, è un dato di fatto perché i numeri non mentono mai. Le ultime due stagioni mi hanno insegnato che è meglio non sottovalutare nessuno. Lo abbiamo provato anche un mese fa contro il Chievo. Quando davamo già per spacciati i clivensi in un match da 1 facile in schedina ma che alla fine invece si rivelato essere una trappola mortale. 
Contro la Juve le motivazioni erano altissime.

Si giocava contro la più forte d'Italia in un grande stadio, senza nulla da perdere e già questo sarebbe bastato. Era poi anche la prima di Delneri e chi ha giocato a calcio sa benissimo quale sia la scossa che ti dà il cambio dall'allenatore. Contro il Pescara, in una partita che a livello di emozioni non ti può certo dare la stessa carica di affrontare Buffon e compagni, devi tirare fuori da te stesso le motivazioni. Devono essere i bianconeri ad avere un po' di orgoglio e voglia di riscatto davanti ai propri tifosi. 
Le pressioni? Saranno alte perché toccherà all'Udinese fare la partita e perché sugli spalti ci si aspetta davvero tanto. I ragazzi di Oddo se la giocano, consapevoli delle loro capacità, senza quella pressione di dover a tutti i costi fare risultato, lasciando giocare i bianconeri per poi all'occasione giusta colpire il contropiede. 
Da questa sfida capiremo tanto. Capiremo se mister Delneri è stato davvero bravo a cambiare la testa al gruppo rendendolo una squadra vera anche in campo, se questa Udinese ha imparato la lezione ed è pronta a dare tutto fino alla fine in campo e se c'è un gioco. 
La fiducia che Delneri e i suoi ci facciano vedere davvero di che pasta sono fatti è tanto. Quello che ci auguriamo è che lunedì non ci risvegliamo ancora una volta con il bruciore per un'amara e mal digeribile sconfitta. 
 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 ottobre 2016 alle 20:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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