A Ferrara la trasferta era di quelle ostiche. La Bondi cambiato coach ha cambiato passo, andando perdere solo contro Bologna, attuale prima in classifica dopo aver agganciato Trieste (che ha tenuto da sola le redini del girone est per diversi mesi). Certo però scendere in campo dando quasi l'impressione di aver deposto le armi ancora prima di iniziare non è un'atteggiamento all'altezza di una squadra che era prima in classifica e che, nonostante la sconfitta, resta nei piani alti della graduatoria. L'inizio non è neanche malaccio, con Raspino che dalla lunetta firma i primi punti della gara e Pellegrino che in schiacciata fa capire che comunque le intenzioni sono buone. Per i bianconeri però ci sono le intenzioni, per gli estensi i fatti. Sul 6-6 i tiratori di casa iniziano a sparare con una regolarità disarmante, mentre la difesa di Lardo fa acqua da tutte le parti. Una tripla è di Moreno, ma saranno i tiri di Cortese (28 punti per lui) a piegare in due la GSA. Udine fatica incredibilmente a trovare il canestro e il fatto che in 10 minuti faccia solo 14 punti lo dimostra. Per la Bondi invece sono tutti caldi. Hall e Moreno la mettono dentro sempre, Cortese è imprendibile e Panni si fa vedere solo se c'è da sparare fuori dall'arco, altrimenti non c'è gusto.

Il secondo quarto è probabilmente l'unica frazione di gara dove le due squadre si affrontano effettivamente alla pari. Udine riesce finalmente a prendere le misure in difesa, subendo solo 3 punti in cinque minuti. Bushati invece in avanti approfitta dell'affanno di Veideman e delle incertezze di Dykes per diventare il punto di riferimento. Mette a segno punti importanti e fa capire alla squadra che la partita si può ancora portare a casa. Grazie a Vito Nobile per un attimo la GSA tocca persino il +1, ma è un puro fuoco di paglia. Il solito Cortese mette la tripla del controsorpasso e chiude il primo tempo sul 38-35. Sembrano esserci i presupposti per una gara combattuta, ma la sensazione durerà poco.

Nella prima metà del terzo quarto la lotta è punto a punto. Dykes, Bushati e Veideman contrastano le cannonate avversarie, facendo sbagliare diverse triple e costringendo Ferrara ad avvicinarsi al canestro. Udine riesce a mantenersi sempre su uno svantaggio che va dai 2 ai 7 punti. Un margine recuperabilissimo, però forse il fatto di mancare sempre la palla del sorpasso finisce con il logorare le speranze bianconere, che nella seconda metà del quarto crollano. Si arriva sul 53-50, l'ex Snaidero Molinaro mette il 57-50 in schiacciata e gli estensi tornano inarrestabili, Cortese e Hall portano il punteggio sul 61-50. Negli ultimissimi secondo Hall in caduta mette una tripla da fantascienza. 64-50, serve un miracolo e ne sono tutti consapevoli.

Nell'ultimo quarto il solito Bushati con una tripla interrompe il digiuno di punti della GSA, ma lo scarto si mantiene sempre intorno ai 12 punti. Botta e risposta continuo, probabilmente la tripla di Panni del 74-63, quando sembrava che Udine potesse dare un'ultima folata, fa saltare i nervi e infatti Dykes prima si becca un tecnico e poi il quinto fallo dopo aver sbagliato una tripla. La partita va verso i titoli di coda, Udine ha il merito di continuare a provarci, ma le triple non entrano, mentre in difesa nessuno riesce a fermare i tiratori ferraresi, nè Mortellaro, nè Pellegrino, nè Raspino. Finisce dunque 92-77. Udine è stata in partita tra i 10 e i 15 minuti, troppo poco per fare il risultato. Nel momento caldo, è mancata la compatezza, il gioco di squadra, con i giocatori che volevano da soli risolvere la situazione, mentre per Ferrara è stata una serata quasi magica, con Cortese da 28 punti e Panni 15 (tutti frutto di triple). Ora Udine affronterà in casa la Tezenis Verona. In casa questo roster dà la sensazione di essere più squadra, probabilmente aiutato dal supporto (presente anche in trasferta) dei ragazzi del settore D e del Carnera nei momenti di difficoltà.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 12 febbraio 2018 alle 00:00
Autore: Davide Marchiol
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