Guai seri all'orizzonte per il nuovo tecnico dell'Udinese che rischia davvero tanto nell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. In ballo una telefonata tra l'allora capitano dell'Atalanta Doni e il pluri indagato portiere Santoni. Una conversazione del 2011 nella quale i due parlano del "mister", senza citare però Colantuono direttamente. Per gli inquirenti però il riferimento all'allenatore romano è chiaro. Colantuono a gran voce ha sempre proclamato la sua assoluta innocenza, ritenendosi sereno di fronte al corso delle indagini.

Ora però per il tecnico si profila un rinvio a giudizio che potrebbe portare non pochi guai. Il timore in questo caso è quello che Stefano Colantuono possa incorrere in una pesante squalifica, come fu per Antonio Conte, anch'esso coninvolto nella stessa indagine e condannato a 10 mesi di squalifica, poi ridotti a 4. La decisione è nelle mani della Disciplinare della Federcalcio. L'accusa però è grave, frode sportiva, che potrebbe costare, in sede di giustizia sportiva, anche sanzioni superiori all'anno. Da lunedì verranno emessi i provvedimenti cartacei ma i tempi in ogni caso non saranno brevi, anzi. Nella peggiore delle ipotesi c'è un'eventuale squalifica a stagione in corso che comprometterebbe gravemente il futuro del tecnico. Colantuono dal canto suo però spera che la sua posizione venga archiviata dato che ad oggi un fascicolo su di lui non c'è in Federcalcio. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 02 luglio 2015 alle 12:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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