"Abbiamo già analizzato quanto accaduto negli ultimi mesi, anche all'interno della società. Sappiamo dove agire. La colpa comunque non è imputabile ad una sola componente, non c'è un'unica causa che spieghi questo momento negativo". Dai, un po' tutti dopo queste dichiarazioni, un po' trite e ritrite bisogna essere sinceri, abbiamo anche solo per un attimo sperato che fosse tutto vero. Il mese di maggio però sta smentendo ancora una volta quanto detto. Ormai se ne sta accorgendo chiunque anche fuori dal Friuli. Nessuno crede più alla favoletta dell'Udinese che sforna talenti e che rischia la retrocessione solo in annate particolarmente sfortunate. Il giocattolo è rotto e non siamo gli unici a dirlo, perchè se fossimo l'unica voce fuori dal coro allora potreste darci dei pazzi, sarebbe accettabile. Però nel momento in cui Luca Pellegrini di Sky dice che si percepisce che ormai il core business qua è un altro e quando Caressa consiglia all'Udinese di bersi il Tavernello per tirarsi su il morale diventa difficile indicarci come corvi del malaugurio.

"Tudor? Molti pensano che questa sia una società che non è seguita, che non c'è una progettualità. In realtà la progettualità si vede anche in questi momenti per chè in questo preciso frangente non abbiamo pensato a un allenatore per terminare questa annata ma abbiamo pensato ad un allenatore per gettare le basi anche per la prossima stagione: ha un contratto anche per il prossimo campionato a ulteriore riprova di quanto dicevo". Eh sì. È sotto gli occhi di tutti il fatto che Tudor sarà l'allenatore della prossima stagione. Tutte casuali le voci delle ultime settimane di un cambio di allenatore, il rinvio dell'incontro per la riconferma è stata una casualità e le dicerie su Prandelli, Maran e Quique Flores sono tutte invenzioni. Sarà. Staremo a vedere. Viene da chiedersi però che credibilità ci possa essere dopo essersi autosmentiti in questo modo nel giro di un mese.

Intanto la società sta girando la ruota per trovare il nuovo allenatore. Maran? Sì, poi no aspetta c'è Prandelli. No un attimo, forse un allenatore straniero reggerebbe meglio la pressione, ma un secondo, Maran è ancora libero? Forse sarebbe lui la scelta migliore. Tempo per decidere non ne manca assolutamente, ma questa girandola incredibile di nomi non dà proprio l'idea di una società che ha chiaro come risolvere i problemi enormi della squadra. Ogni giorno balza in pole un allenatore diverso. 

Non ci resta che aspettare e prendere con le pinze tutte le notizie, ma veramente tutte, anche quelle date per certe, perchè qua si può cambiare idea da un momento all'altro. Intanto a soffrire ci sono i tifosi e i giornalisti che, per quanto brutti e cattivi, alla squadra ci tengono. Nel frattempo i giocatori si godono le meritate vacanze dopo un'annata dove hanno dato tutto e, tra un tuffo e un'escursione, chiaccherano con il proprio agente per trovare una squadra più blasonata: "Il futuro di Kevin sarà a Udine? Vediamo. Anche quest'anno ha fatto molto bene, arrivando a 12 gol nonostante la stagione difficile dell'Udinese".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 maggio 2018 alle 10:00
Autore: Davide Marchiol
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