Dino Zoff, ha compiuto ieri 76 anni. Un compleanno che anche voluto festeggiare, anche se con un giorno in ritardo, con il portiere friulano, nato all'Udinese e poi divenuto simbolo della Nazionale, con la quale nel 1982 ha trionfato nel Mondiale spagnolo:

"Vincere il mondiale? E' stata una grande emozione, un momento speciale. Ancora oggi a pensarci mi emoziono. Il momento più bello di tutta la mia carriera. Ho avuto la fortuna però di fare anche molto altro in più però quello resta qualcosa di unico. Scrivere la storia del calcio è un onore che tocca a pochi".

Una carriera straordinaria partita da Udine: "L'Udinese per me è stata l'inizio della mia carriera nel mondo del calcio. Purtroppo quando sono entrato in squadra il periodo non era dei migliori e c'erano tante difficoltà. Essendo friulano mi fa piacere che tutto sia partito da qui e di aver fatto il mio esordio con la maglia bianconera. Non ho giocato tanto all'Udinese, quello è vero, ma qualche cosa buona l'ho fatta anche con questo bianconero addosso, come la vittoria contro la Juventus. Dopo la stagione in B sono stato ceduto al Mantova".

Qual è il ricordo più piacevole: "Sicuramente il debutto in A. La prima volta è un sogno che si realizza. In generale però ho buoni ricordi, soprattutto dell'anno in a, poi in B non è stato un momento felice e alla fine sono stato ceduto al Mantova. Ho un buon ricordo però anche di Bruseschi. Un grande presidente".

Non era apprezzato all’Udinese, pur avendo grandi mezzi. Un po' quello che sta accadendo a Scuffet: "Sì, è proprio per questo motivo che venni ceduto a malincuore dal presidente al Mantova. Quando si è giovani in certe piazze magari si soffre ma poi se le qualità le hai prima o poi emergi. Scuffet è un ragazzo che ha qualità assolute. Di lui si parla bene da quando è bambino, qualcosa vorrà pur dire. Deve solo mettere un freno alle emozioni e dimostrare di valore quell'etichetta di predestinato che gli è stata appicciata addosso: La piazza comunque dovrebbe sostenerlo di più e non massacrarlo come ha fatto. Non è stato lui la causa di un inizio di stagione disastroso. Bisognerebbe dare più spazio a tutti i giovani".

Friuli, terra di portieri. Anche Meret è un altro giocatore dalle grandi prospettive"L'anno scorso con la Spal mi ha stupito positivamente. Poi ha avuto un problema fisico che lo ha un po' rallentato ma credo che ora sia pronto a stupire ancora. Deve continuare su questa strada perché ha enormi potenzialità sia tecniche che caratteriali".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 01 marzo 2018 alle 16:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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