Non poteva esserci una sceneggiatura migliore per una serata magica come quella che abbiamo vissuto ieri al Friuli. C'era da celebrare la gloriosa storia dell'Udinese, i suoi tanti eroi che l'hanno resa grande in questi 120 anni e tutti quei tifosi che le sono sempre stati fedelmente vicino.

Emozioni uniche, brividi sulla pelle ancora prima dell'ingresso in campo dei protagonisti. Perché la sola gigantografia dei ragazzi di Dal Dan, i fondatori di questa grande squadra, è bastata per far togliere il fiato e far tremare le gambe. Rivederli lì, in alto nella Nord, è stata una di quelle cose che per forza rimangono dentro per sempre. Merito del grande lavoro di tutti voi tifosi che siete riusciti, grazie a tanto lavoro e a tanta passione, in una coreografia che rimarrà a lungo nei nostri cuori. Un Friuli così è stato un orgoglio, per chi era presente ma anche per chi magari era lontano ma che lo stesso ha potuto dire di essere fiero di portare questi colori.

Il destino poi ha saputo scrivere una trama incredibile. Una vittoria che arriva all'ultimo respiro, all'ultimo pallone di una partita difficile buttato dentro l'area di rigore e trasformato in storia. Gli eroi bianconeri che sono in cielo hanno voluto che fosse il più discusso e contestato tra tutti a fare il regalo più bello. Danilo, capitano dal sangue bollente, con un colpo divino che solo chi ha un aiuto dall'alto può, una mezza rovesciata, trova il gol che vale i tre punti. Poi quella corsa folle, 100 metri tutti d'un fiato per andare a festeggiare sotto la Nord, mettendo così fine ad ogni vecchia diatriba in un Friuli esploso di gioia. E allora tutto il resto non conta più, tutti abbracciati e uniti insieme per per quello che è il bene più importante di tutti, la nostra Udinese.

Il calcio è questo. E' continue emozioni, lacrime, gioia, incazzature ed esaltazioni. Solo il calcio e la nostra Udinese ci possono regalare tutto questo e io non posso che dire grazie.

PER QUESTI E PER ALTRI 120 ANNI, SEMPRE E SOLO FORZA UDINESE!

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 06 dicembre 2016 alle 09:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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