Tutto cambia e tutto scorre. Ne è una dimostrazione la stagione attuale dell’Udinese. I bianconeri sono passati rapidamente dall’avvio deludente al buon momento tra novembre e dicembre, fino ai primi mesi disastrosi di questo 2017. Tutto ciò senza soluzione di continuità, con un’alternanza di errori e grandi giocate a dir poco impressionante, anche nel corso della stessa partita.

Nonostante questa inspiegabile altalena di risultati, i tifosi hanno trovato chi è intoccabile: il tecnico Luigi Delneri. I grandi risultati nel girone d’andata hanno convinto quasi tutti. È l’allenatore il vero valore aggiunto della squadra. È stato lui a rivitalizzare una squadra in stato confusionale dopo le ultime uscite con Iachini. È merito suo se Cyril Thereau è tornato ad essere decisivo, se Danilo è finalmente maturato e se Fofana e Jankto hanno mostrato il loro valore. Non mancano le critiche, una su tutti il continuo impiego di Duvan Zapata nel recente periodo buoi del centravanti colombiano. Tuttavia, globalmente, il lavoro del tecnico è stato assolutamente premiato.

I malumori principali dei tifosi riguardano, invece, la squadra. La sensazione è quella di assistere al solito film da diversi anni, con i giocatori che si esprimono su ottimi livelli solamente a tratti e, quando si tratta di fare il salto di qualità, crollano senza preavviso. L’ultima recente sconfitta contro il Sassuolo è la prova di questa immaturità della formazione friulana, attrezzata per disputare un ottimo campionato, ma spesso discontinua. I supporters sognano di assistere ad una stagione con meno alti e bassi e con una crescita continua. Sperano in un altro tipo di campionato. I friulani sono ancora in tempo per invertire la rotta e regalare qualche soddisfazione ai propri tifosi. La sfida contro la Lazio rappresenta uno stimolo importante. Sempre che la testa non sia già altrove.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 febbraio 2017 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
vedi letture
Print