“Faccio il direttore sportivo ormai da sette anni. Gli ultimi due al Novara. Oggi la famiglia Pozzo mi ha dato la possibilità di far parte di un club molto importante. Sono molto orgoglioso di lavorare a fianco di grandi professionisti come Collavino e Carnevale. Credo che l’Udinese abbia un’équipe in cui si può lavorare in sintonia”. Queste le prime parole di Cristiano Giaretta da direttore sportivo dell’Udinese. Il neo-ds, il cui mandato diventerà effettivo dal prossimo primo luglio, raccoglie la pesante eredità di Nicola Larini, vero e proprio deus ex machina del piccolo miracolo friulano.

Durante la conferenza stampa indetta dai bianconeri per la presentazione dell’ex dirigente del Novara, tenuta insieme a Franco Soldati, presidente del Consiglio d’Amministrazione, sono stati trattati i temi più caldi, come quello della campagna di rafforzamento. L’Udinese guarda spesso all’estero e Giaretta dichiara: “È un mercato importante che l’Udinese non ha sottovalutato. Tuttavia, ci sono molti giovani interessanti in Serie B, anche nel Novara. A gennaio ci siamo rinforzati con tre giovani. Bisognerà prestar loro molta attenzione e Bruno Fernandes è uno di loro”.

Il neo-direttore sportivo prosegue, dichiarando: “La mia esperienza, qualche idea che può essere nuova. Prima di tutto mi dovrò inserire. Poi sono pronto ad operare. Ognuno quando arriva può dar qualcosa di suo. Quando parlo di entusiasmo e voglia di lavorare è perché penso ad aumentare ancor di più il profilo dell’Udinese, che già è altissimo. Idee differenti, a volte, possono dare un valore aggiunto”.

Il laboratorio bianconero sforna sempre nuovi piccoli campioni, tuttavia Giaretta non guarda in faccia a nessuno. Di “pupilli” non ce ne sono, né di preferiti: “Non mi piace far nomi. Ho notato una crescita esponenziale dei giovani. Essa è frutto dell’ottimo lavoro di
Guidolin e del suo staff. I giovani sono cresciuti tantissimo. ll mister è stato a dir poco certosino anche dal punto di vista tattico. Davvero incredibile. Otto vittorie di fila non maturano per caso. Una parola a Di Natale: lunga vita a lui. È un grande professionista e credo che rappresenti il vero valore aggiunto della rosa”.

Franco Soldati aggiunge: “Siamo molto felici di aver Giaretta fra di noi. Abbiamo valutato la persona, le possibilità d’inserimento nella nostra struttura e l’intenzione di trovare uno che fosse in grado di succedere a Larini. È stata una scelta ponderata nel tempo, visto il ruolo estremamente delicato. Dovrà fare da collante all’interno della società. In questo si è visto in lui la persona ideale”.

Tanta l’emozione del nuovo dirigente in vista della prossima avventura europea: “Orgoglio e concentrazione: sono questi gli elementi che, ora come ora, mi “assalgono”. Puntiamo a superare il primo turno: il primo obiettivo sarà senz’altro quello. Inoltre, affronterò l’impegno con molto entusiasmo. Sarà proprio quella l’arma in più. Inoltre, molta è l’euforia in vista della prospettiva di giocare nel nuovo stadio. Costituirà un mattone molto importante per la società”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 giugno 2013 alle 13:00
Autore: Nando Di Giovanni
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