Queste le parole di Oddo in conferenza stampa.

"Tre punti pesanti in palio. Sì io avrei voluto far punti anche col Napoli, ci sono sempre tre punti in palio. Ci puoi riuscire o meno. Adesso andiamo ad incontrare una squadra che non ha i valori del Napoli, ma non dobbiamo pensare che sia più facile, anzi, forse è più difficile, perchè ha sempre messo in difficoltà tutti, specie in casa. Dobbiamo giocare senza pensare agli otto gol fatti, che non contano nulla, ma pensando più ai tre presi.

Crotone cresciuto. Le prime partite le ha giocate sempre fuori casa l'anno scorso, quindi quello è un fattore negativo importante. Poi è sicuramente maturata, hanno un anno in più di esperienza tutti, mister compreso. È una squadra ostica ed organizzata, bisogna stare attenti.

Su chi giocherà. Io ho le idee molto chiare per il tipo di partita che dobbiamo andare a fare e che atteggiamento mettere in campo, ma non ho le idee chiare per quanto riguarda chi scenderà in campo e questo è positivo, perchè vuo, dire che tutti in allenamento danno il massimo e cercano di mettermi in difficoltà nelle scelte. Poi io valuterò in base allo stato di forma e al tipo di squadra che voglio in campo. Si stanno applicando tutti tanto in allenamento, sempre. Oggi anche quelli a cui non ho dato la casacca d'allenamento hanno fatto del proprio meglio, quindi deciderò definitivamente nella notte.

Il portiere e un giocatore che sicuramente sarà in campo. Domani devo fare un po' di valutazioni, non solo tecniche. Barak gioca sì posso confermarvelo (ride, ndr).

L'Udinese sembra avere venti giocatori rigenerati. La speranza è ovviamente di recuperare tutta la rosa. Quando tu sei determinato nel dire certe cose, sei credibile, allora i giocatori ti seguono. Chi mi conosce sa che posso cambiare qualcosa fino all'ultimo e anche qua lo sto facendo. Qua ci sono tanti giocatori bravi che sono tutti allo stesso livello più o meno, qualcuno con potenziale magari molto più ampio rispetto ad altri, ma che in questo momento si equivale. Le mie scelte però sono complesse.

Angella ha avuto qualche problema in settimana. Angella sta bene, ha risposto bene in allenamento quindi è abile e arruolabile. Realmente io ho tanti dubbi su chi far scendere in campo, perchè in allenamento rispondono tutti bene, per quello io non voglio dirvi chi scende in campo. Tante cose mi spingono a scegliere uno rispetto a un altro. Sensazioni, stato di forma, come rispondono quando ci parli, in che stadio vai a giocare... la sensazione e l'istinto fanno tanto, l'approccio emozionale per me fanno tanto.

Sulla crescita. Si può crescere facendo capire che non ci sono titolari e che chi non si impegna va in tribuna o in panchina. Chi non si sente coinvolto e non si impegna abbassa il livello e si siede. Per questo cerco di tenere tutti sullo stesso livello. Se uno non gioca domenica e in allenamento non mi dimostra che ho sbagliato allora poi non avrà altre chance.

A volte il calcio è fatto di momenti. Ci sono momenti diversi e ad ognuno corrisponde un carattere. In un momento di serenità di classifica qualcuno si esalta, altri hanno bisogno di più stimoli. Un allenatore deve valutare anche questo aspetto.

Balic ha fatto una partita buone e una così così. Un allenatore fa tutte le valutazioni del caso prima di far scendere qualcuno in campo, Balic compreso. Ha un enorme talento, ma se fosse già capace di mantenere sempre altissimo il livello allora sarebbe al Real Madrid. Come tutti gli altri giovani deve crescere dal punto di vista caratteriale. Tanti magari fanno bene per un po' però poi si perdono perchè pensano di essere arrivati. Se l'allenatore mette in panchina un giovane non è che non gli dia continuità, quella la dà gli allenamenti. Ho conosciuto una marea di giocatori che sono diventati "Pirlo". Anche lui ha fatto un anno a Reggio, poi giocava, non giocava, poi è diventato quello che conosciamo".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 03 dicembre 2017 alle 13:07
Autore: Davide Marchiol
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