Nove sconfitte consecutive e una paura di retrocedere che cresce di giorno in giorno. L'Udinese, che contro il Cagliari ha toccato il fondo, ora è attesa da una settimana decisiva. Prima la sfida impossibile contro il Napoli e poi domenica l'ultima spiaggia contro il Crotone. Un clima sicuramente non dei migliori per mister Oddo.

"Non stiamo benissimo, ma dobbiamo pensare positivo perché siamo in un momento negativo. Dobbiamo fare il massimo possibile, non possiamo nasconderci dietro un dito, ma domenica è uno scontro diretto che determina il campionato. Non che domani non sia importante, ma avendo anche problemi fisici e giocatori in diffida, bisogna gestire anche queste situazioni. Non possiamo presentarci con il Crotone decimati. Andiamo con i ragazzi che stanno bene, e basta.

Paura? Ho detto che mancano 6 partite e abbiamo 6 punti di vantaggio. Non dobbiamo vedere quello che è stato fatto, ma quello che c'è da fare. Pur avendo una sfida difficile come il Napoli, penso che questa paura debba scomparire. In più sono strasicuro che non avremo problemi.

A me non interessa quello che dice la gente, a me interessa portare a termine il lavoro, cioè questa squadra alla salvezza. La gente non può sapere chi rischia di non giocare poi a Crotone. Io mi prendo le mie responsabilità, come delle scelte. A me quello che pensano gli altri non frega niente. Guardo il mio obiettivo, non quello delle altre squadre. Poi non andiamo a Napoli rassegnati, ma considerando la partita seguente.

Colpe? Non posso esimermi dalle colpe, ma non posso nemmeno prendermele tutte. Ho le mie responsabilità, ma vanno suddivise. Possono essere di vario genere, non solo tecnico tattico. Non sono un piangione, non vado in conferenza a piangere. Quello che devo dire lo dico alla società, non in pubblico. Non posso sventolare ai quattro venti ciò che volevo fare, l'allenatore si mette a disposizione del club. È successo anche l'anno scorso, io non so piangere.

Ritiro? I giocatori si sono riuniti, si sono parlati, da soli. Vi posso garantire come sia molto positivo. Non so cosa si sono detti, probabilmente è scattato qualcosa nella loro testa. Tra le cose che si sono detti si sono presi le loro responsabilità, andando dal presidente e chiedendo di annullare il ritiro prima della gara con il Napoli, magari andare in ritiro un giorno prima con il Crotone.

De Paul? Lo porto in panchina, perché siamo corti. In caso di necessità, dovesse servire per 20-25 minuti magari lo schiero.

Gol da calci piazzati? C'erano due marcatori a uomo, gli altri a zona. È solo una questione di essere concentrati. Le convinzioni te le danno i dati, se non abbiamo preso un gol nelle prime undici partite... non può essere un caso. Ma c'era un atteggiamento mentale diverso. Quando giocavo nel Milan avevamo questi problemi, c'era un periodo che prendevamo sempre gol, pure con Maldini o Nesta. Tranne me erano tutti forti. Tante volte bisogna solo pensare positivo.

Larsen e Behrami? Stiamo lavorando per avere tutti a disposizione con il Crotone. Ripeto, non fatemi pensare a quello che non sta pensando al Napoli, però... Diamo fiducia ai ragazzi che vanno in campo. Poi rischio di fare figure".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 17 aprile 2018 alle 13:13
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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